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Cronaca

Verso il 500esimo anniversario della morte di Leonardo: Cesena si prepara a celebrare il grande genio rinascimentale

L’idea è quella di approfittare dell’anniversario leonardesco per promuovere la riscoperta della sua ‘eredità’ a Cesena

Soggiornò in riva al Savio solo poche settimane nell’estate del 1502, ma il suo passaggio lasciò una traccia indelebile nella storia della città. E ora, in vista del il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci (che ricorrerà nel 2019) Cesena si prepara a celebrare il massimo genio rinascimentale mettendo a punto un programma adeguato. Ad annunciarlo il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alla Cultura Christian Castorri con una lettera inviata a tutti i Consiglieri comunali per informali dell’avvio del percorso per definire le iniziative da promuovere e per intraprendere la ricerca dei finanziamenti. L’idea è quella di approfittare dell’anniversario leonardesco per promuovere la riscoperta della sua ‘eredità’ a Cesena, tramite appuntamenti culturali di alto livello, ma anche attraverso il recupero e restauro di manufatti legati alla presenza di Leonardo a Cesena. Tutto questo, senza trascurare l’aspetto, altrettanto importante, del marketing turistico, e dell’opportunità che questo anniversario potrà costituire per Cesena.

"Nel 2019 ricorrerà il 500° anniversario della morte di Leonardo Da Vinci - premettono gli amministratori -. Com’è noto, nel corso della sua geniale vita, il celebre talento ebbe un passaggio anche in Romagna e a Cesena. Nel 1502, infatti, egli toccò la nostra città ed i segni del suo passaggio, a Cesena come altrove, ancora visibili nel tessuto urbano. L’anniversario della morte di Leonardo potrebbe quindi rappresentare un momento particolarmente adatto per avviare una riscoperta ed una valorizzazione del passaggio leonardesco nella nostra città. Inoltre, poiché l’anniversario sarà celebrato a livello internazionale, Cesena potrebbe cogliere l’occasione per una grande operazione di marketing turistico territoriale e di promozione culturale. Ciò comporta, per l’amministrazione, avviare per tempo un percorso finalizzato a valutare un possibile schema di azioni, sul quale sviluppare un quadro economico di insieme, necessario alla ricerca delle risorse (che, è evidente, non potranno essere solo comunali, ma dovranno intercettare anche finanziamenti regionali, nazionali ed europei)".

"In questa fase è inoltre necessario non trascurare le modalità con cui si svilupperà il confronto: esso, infatti, dovrà avere le caratteristiche di apertura e partecipazione al quale il dibattito culturale cittadino ci ha abituati in questi anni - continuano Lucchi e Castorri -. Per questo motivo è già convocata la competente Commissione consiliare per iniziare a discutere del tema: occorrerà quindi avviare riflessioni su interventi strutturali finalizzati al restauro di importanti opere che portano il marchio di Leonardo; su iniziative culturali e di promozione territoriale (tenendo come ambito di riferimento l’intera Romagna); su come coinvolgere la città ed i numerosi studiosi che hanno dedicato attenzione al passaggio di Leonardo in Romagna. Proprio la partecipazione dei ricercatori è un punto che, in un progetto di ampio respiro come questo, ci sta particolarmente a cuore: per questo abbiamo coinvolto fin dal primo incontro di commissione l’arch. Pino Montalti, noto studioso cesenate del passaggio di Leonardo in Romagna, che ringraziamo molto – oltre che per gli studi svolti nella corso degli anni – anche per la disponibilità dimostrata su questo progetto".

Lucchi e Castorri si dicono "convinti che, attraverso questo percorso partecipato, sia possibile elaborare un progetto destinato a restituire all’uso pubblico importanti testimonianze del passato, proseguendo nella valorizzazione culturale e turistica di Cesena città Malatestiana e riuscendo ad offrire a cittadini e turisti, oltre all’attuale visita alla Biblioteca Malatestiana ed alla Rocca, un percorso specifico e completo, che darebbe la possibilità di rinnovare l’interesse su Cesena grazie a ulteriori occasioni di visita. Inoltre, Cesena potrebbe costruire una rete istituzionale con gli altri Comuni della Romagna, attuando una strategia di marketing territoriale di lungo termine che parta dalla valorizzazione integrata delle emergenze storico-culturali e proponga attività culturali in sinergia (quali mostre, pubblicazioni, conferenze, incontri, laboratori didattici). Questo aspetto di integrazione risulta particolarmente strategico in quanto, fra le altre cose, è destinato a rendere più solida la ricerca di finanziamenti".

"Sarà importante avere un occhio di attenzione alle tempistiche: il progetto di massima, infatti, dovrà essere sviluppato in tempi non troppo lunghi, poiché sarà poi necessaria una fase di ricerca di finanziamenti che, anche per tempi tecnici di partecipazione ai bandi, non potrà di certo essere breve - concludono - È quindi importante partire subito, con la consapevolezza che le opportunità sono tante, ma impongono tanto lavoro e molta coesione. Chiaramente non possiamo sapere ora quale sarà il risultato di questo confronto; siamo però certi che quel che ne emergerà costituirà comunque un patrimonio per l’intera città, oltre che un orizzonte di lavoro di sicuro interesse per chi, anche dopo il 2019, avrà l’onore di gestire pro tempore la cosa pubblica".

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