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Cronaca Cesenatico

Le profughe ucraine accolte a Cesenatico, la Uil regista del progetto che vuole dare un futuro di pace e lavoro

"Questo progetto – commenta il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani – rappresenta in modo concreto cosa significhi per noi essere sindacato: metterci al servizio di chi è in difficoltà"

Sono in arrivo quest’oggi, venerdì 27 maggio, a Bologna per poi ripartire alla volta di Cesenatico dopo aver espletato l’iter burocratico-sanitario all’Autostazione a Bologna, le 11 profughe ucraine che, insieme ai nove figli minorenni, sono destinatarie del progetto umanitario che la Uil Emilia Romagna ha ideato e realizzato insieme alla Uil e alle associazioni Progetto Sud e Africa Clean Onlus.

Un passaggio obbligato quello bolognese, prima dell’arrivo a Cesenatico dove è stato organizzato un benvenuto sabato 28 maggio 2022 alle 11 al bagno Conti (Cesenatico) alla presenza del segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, della Cooperativa stabilimenti balneari,  dell’Associazione degli albergatori cesenati (Adac), di Confcommercio e Confesercenti Cesenate.

Il perché di tanti attori è connesso al progetto pensato dalla Uil Emilia Romagna che è teso ad un inserimento sociale e lavorativo delle donne ucraine in fuga dal teatro di guerra.  Un’idea che parte da lontano e che ha avuto come interlocutore privilegiato la Confederation of Free Trade Unions of Ukraine con cui il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani ha avuto più di una videoconferenza. In particolare proprio questa mattina la vice presidente della Confederation of Free Trade Unions of Ukraine, Nataliya Levytska è nella sede della Uil Emilia Romagna, a Bologna, per definire gli ultimi dettagli del progetto umanitario. Coinvolgendo anche l’Amministrazione comunale cesenate, le associazioni di categoria e degli imprenditori locali, la Uil Emilia Romagna ha costruito un accordo ad hoc per dare un futuro di pace alle donne ucraine  e ai loro figli.

Accompagnate da un loro interprete, ma a Cesenatico saranno affiancate da un mediatore culturale voluto dalla Uil regionale, le donne sono state dapprima contattate dal sindacato ucraino che, a sua volta, ha fatto da collegamento con la Uil Emilia Romagna e le associazioni Progetto Sud e Africa Clean Onlus. Il percorso umanitario prevede un doppio binario di Istruzione e lavoro. Istruzione nel senso che queste donne potranno partecipare a corsi di lingua italiana e un domani, dopo contatti con il Cpia (Centro per l’Istruzione degli adulti) di Rimini, inserirsi anche in un percorso scolastico. Lavoro perché, tramite le associazioni di categoria, è previsto un loro inserimento nel mondo del lavoro con regolare assunzione. Al contempo, per i loro figli, è prevista l’iscrizione ai centri estivi comunali e non.

"Questo progetto – commenta il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani – rappresenta in modo concreto cosa significhi per noi essere sindacato: metterci al servizio di chi è in difficoltà e impegnarci per la costruzione di una società equa e pacifica dove nessuno rimane indietro".

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