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Cronaca

Le imprese hanno sete di informatici, "Studenti restino qui". Nasce il Distretto che vuole fare rete

Nasce a Cesena il Distretto dell'Informatica Romagnolo. Sarà presentato ufficialmente il 28 novembre. La mission: "Fare da collante tra l'università e il mondo delle imprese"

"Un distretto che nasce da un gruppo di persone del mondo dell'università e dell'impresa che vogliono valorizzare la ricchezza informatica del territorio". E' Alessandro Ricci, professore associato del Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria (Disi) ad esprimere la sintesi del nascente Distretto dell'Informatica Romagnolo. "Un progetto visionario" come lo definisce l'assessore Francesca Lucchi.

"Le imprese del nostro territorio, anche quelle piccole e medie - spiega Ricci - sono molto innovative, e hanno grande necessità di ingegneri e tecnici informatici. I corsi di laurea di Ingegneria e Scienze informatiche sfornano ogni anno tanti laureati. Le imprese si chiedono dove sono questi studenti? E nello stesso tempo gli studenti non sanno che le aziende vogliono investire su di loro". Il Dir nasce sulla base di questa premessa, le imprese, anche quelle non informatiche, hanno sempre più bisogno di queste figure. Una domanda che è spesso inferiore all'offerta. Per questo l'obiettivo del Distretto è quello di "fare rete, creare relazioni tra il mondo delle imprese e quello dell'università". Considerando anche che la Romagna, grazie all'avvento sin dal 1989 del primo corso di Scienze dell'Informazione, ha una vocazione tecnologica che va sfruttata.

Serinar è il dominus di questo progetto, il 28 novembre sarà svelato ufficialmente nei locali dell'ex macello di Cesena dove sorgerà anche la sede del Distretto. Sono già state contatattate più di 100 aziende e una cinquantina hanno già manifestato la disponibilità ad aderire al Distretto. "E' un progetto che guarda al futuro - sottolinea l'assessore Francesca Lucchi - lo definisco visionario perchè aziende, anche se in competizione sul mercato, fanno rete e si mettono insieme per il bene del territorio, e per risolvere problemi comuni. L'Università in Romagna ha una vocazione tecnologica, le imprese devono averne contezza, e gli studenti devono sapere che non sono costretti ad andare a cercare l'America fuori da Cesena".

Il Distretto servirà quindi da collante, per mettere in relazione le aziende romagnole, informatiche ma non solo col mondo dell'università e della scuola "Quello del 28 novembre sarà solo il primo degli eventi - sottolinea Ricci - che vogliamo realizzare anche al Campus di Cesena, il presidente Cicognani è entusiasta di questo progetto", che vede il patrocinio e il sostegno forte del Comune. I coordinatori sono Alessandro Ricci per il mondo dell'università e Paolo Teodorani per il mondo delle imprese. Ci sarà un comitato esecutivo, un comitato di garanzia in cui saranno coinvolte le associazioni di categoria, con Confartigianato che ha già aderito. "Non vogliamo fare la Silicon Valley - chiude il professor Ricci - vogliamo solo valoriazzare il territorio romagnolo e trattenere qui i neo-laureati".

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