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Cronaca

Le cooperative: "L'Imu darà una mano alla crisi, non alle imprese"

Il 2012 sarà in assoluto l'anno più difficile per il tessuto imprenditoriale della nostra provincia. Lo confermano i dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali

Il 2012 sarà in assoluto l'anno più difficile per il tessuto imprenditoriale della nostra provincia. Lo confermano i dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali e le performance di alcuni settori, come quello edile, che fanno registrare un calo di attività di oltre il 50% con conseguenze socio-economiche evidenti. Le amministrazioni hanno comunque hanno scelto di utilizzare l’IMU per ripianare i bilanci comunali seppure a discapito di quelli delle imprese che sono il motore economico della Comunità.

«L’IMU così come sarà proposta– dice Monica Fantini – direttore di Legacoop Forlì-Cesena – sarà un ulteriore colpo per le imprese. Inciderà in maniera significativa sulla loro liquidità già pregiudicata da una pessima qualità dei fatturati. Tutto questo aggraverà le situazioni di crisi e inciderà negativamente sulle scelte d’investimento, sulla possibilità di mantenere i vari livelli occupazionali e sulla possibilità di creare nuova impresa. Gli aumenti indifferenziati e trasversali aiutano la crisi e non certo la volontà ad uscirne puntando al rilancio e allo sviluppo. Un esempio? Prendiamo una cooperativa industriale che in questi anni ha fatto importanti investimenti in questa provincia. Se con l’ICI avrebbe pagato 84mila euro con l’IMU, come da aliquote ipotizzate dai nostri Comuni, dovrà versare circa 142.800 euro. Praticamente il doppio».

Per non parlare del settore agricolo che, oltre a essere tra quelli strutturalmente in maggiore difficoltà, rischia di essere doppiamente penalizzato. «Per fare un esempio, l'agricoltore di una cooperativa, che gestisce in conduzione diretta un'azienda di dieci ettari, si potrebbe vedere aumentare le imposte da poco più di 200 a 1.750 euro, senza considerare quanto graverà sui fabbricati rurali ritenuti strumentali», spiega Pierlorenzo Rossi, direttore di Confcooperative di Forlì-Cesena. «Inoltre gli aumenti dell'IMU a carico della cooperativa di cui è socio comporteranno una diminuzione nella liquidazione dei prodotti da lui stesso conferiti», prosegue Fantini.

"Siamo sicuri che continuando a colpire e a tassare l'imprenditoria di una comunità fatta di cooperative, imprese, artigiani e agricoltori coesi e sempre solidali nella crescita del proprio territorio troveremo la risposta per fare ripartire un'economia stagnante? - si interroga il direttore di Legacoop -. I Sindaci si sono chiesti che effetti avrà sulla nostra economia, nel breve e medio periodo, questa “patrimonialina” che andrà a colpire chi produce e dà lavoro? Questo si domandano le Centrali Cooperative che propongono invece di ragionare su imposte di scopo legate ad azioni capaci di guardare oltre la crisi, così come ribadito in più occasioni anche dal Tavolo “Una Sola Voce per l’Economia”.

«Bisogna impostare azioni basate sull'attrazione di investimenti e sulla creazione di nuova imprenditoria piuttosto che colpire in maniera indifferenziata i costi correnti e quindi le liquidità delle imprese, col rischio di chiusure e di delocalizzazione», sostiene Valter Rusticali, presidente di AGCI Forlì-Cesena. Interessante, a tal fine, sarà capire come verrà impiegato l'extragettito dell'IMU. Se per le spese correnti e in personale dei Comuni o per nuovi investimenti. Interessante sarà capire se a fronte di questa imposta gli Enti si stiano riorganizzando riducendo i loro costi interni e ripensando alla loro gestione attraverso, ad esempio, accorpamenti di servizio.

Le Centrali Cooperative, inoltre, auspicano che situazioni imprevedibili che hanno colpito tutti in maniera durissima come la neve del mese scorso non abbiano alcuna incidenza sull’IMU. «Si spera che le Amministrazioni siano consapevoli di ciò che questa eventuale manovra possa significare per le imprese che vedrebbero, a questo punto, il loro stesso danno essere tassato. Il danno che diventa beffa. Pur capendo la situazione critica dei Comuni pensiamo che risolvere i problemi di bilancio con l’IMU non solo sia poco lungimirante ma sia soprattutto rischioso per la nostra economia, per la tenuta sociale e qualitativa del nostro territorio», concludono i rappresentanti di AGCI, Confcooperative e Legacoop Forlì-Cesena.

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