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Cronaca Bagno di Romagna

Lavoro volontario per i cinque rifugiati ghanesi

Dal 18 luglio scorso, i cinque richiedenti protezione internazionale di nazionalità ghanese hanno cominciato la loro collaborazione, in qualità di volontari, nel cantiere di ricostruzione della mulattiera di Corzano

Dal 18 luglio scorso, i cinque richiedenti protezione internazionale di nazionalità ghanese hanno cominciato la loro collaborazione, in qualità di volontari, nel cantiere di ricostruzione della mulattiera di Corzano dell'Associazione “il Faro di Corzano”, in collaborazione con i volontari italiani che, per la terza estate consecutiva, animano questa singolare iniziativa.

Fin dal loro arrivo, l'Amministrazione comunale ha avviato varie iniziative  per migliorare l'accoglienza rivolta ai cinque richiedenti protezione internazionale assegnati  dalla Protezione Civile regionale. Nel mese in corso quelle più rilevanti sono giunte a compimento. Infatti dal sette luglio scorso i cinque ghanesi hanno lasciato la struttura alberghiera in cui erano ospiti dal momento del loro arrivo e si sono trasferiti in un appartamento arredato nel centro abitato di Bagno di Romagna

Ma la novità più importante è il loro inserimento nel progetto del Faro di Corzano al quale stanno già dando un apporto significativo.  Il primo contatto c'era stato, per la verità,  nella mattinata del 16 luglio quando, accompagnati dal Responsabile dei Servizi Sociali Sereno Rossi e dal Presidente del Faro di Corzano Marco Baccini,  avevano preso visione del cantiere in prossimità del Santuario di Corzano e conosciuto il “capo cantiere” Antonio Teverini e Carlo Moretti, uno dei volontari più assidui nel coadiuvarlo.

Dopo avere manifestato apprezzamento e meraviglia per la capacità dei volontari del Faro di Corzano di portare avanti un'opera così rilevante e impegnativa, grazie anche al prezioso lavoro di traduttrice di  Itala Corzani, i cinque ghanesi, Francis, Desmond, Abdulraman, Antony e Stephen, ed i volontari locali si sono subito scambiati informazioni ed opinioni sul lavoro e sulla loro imminente collaborazione. Che è iniziata positivamente, da dieci giorni, con soddisfazione di tutte le persone coinvolte, nonostante l'ostacolo linguistico. 

Il tutto è stato reso possibile grazie ad un accordo-progetto siglato presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Forlì, Marisa Fabbri in rappresentanza dell'Ufficio e dai funzionari rappresentanti della Provincia di Forlì-Cesena, del Comune di Bagnoe delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori  nonchè dalla cooperativa sociale L'Alveare.

Il progetto, proposto dal Comune e condiviso dagli altri soggetti coinvolti,   prevede da un lato un accordo di collaborazione della cooperativa sociale “L'Alveare”, attraverso l'apporto dei propri soci volontari,  con l'Associazione di promozione sociale “Il Faro di Corzano” per la realizzazione della mulattiera  e, dall'altro lato,  l'inserimento dei cinque ghanesi nella cooperativa sociale “L'Alveare” di San Piero in Bagno in qualità di soci volontari, in quanto tali abilitati ad operare nel cantiere della mulattiera anche se,  in ottemperanza allo status giuridico dei richiedenti protezione internazionale, i cinque volontari ghanesi non potranno percepire alcuna retribuzione mentre sono regolarmente assicurati sotto il profilo antinfortunistico e di responsabilità civile verso terzi.

L'Amministrazione comunale esprime piena soddisfazione per un risultato, frutto di un lavoro corale, che reputa davvero importante oltreché singolare non essendo certo usuale vedere cinque giovani uomini africani, fuggiti dalla guerra, collaborare con un gruppo di volontari italiani nel ricostruire un'antica mulattiera che congiunge un centro abitato dell'Appennino con un Santuario mariano.

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