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Cronaca

Lavoro, Lucchi: "Bisogna concentrare ogni risorsa politica e intellettiva"

“Nella nostra Provincia - scrive i sindaco su facebook - i disoccupati sono 35mila (quasi il 9% degli abitanti): un dato altissimo, che (proporzionalmente) per Cesena sta significare circa 8.500 donne e uomini senza lavoro"

Nella nostra Provincia - scrive i sindaco su facebook - i disoccupati sono 35mila (quasi il 9% degli abitanti): un dato altissimo, che (proporzionalmente) per Cesena sta significare circa 8.500 donne e uomini senza lavoro. Ma, se si suddivide il dato escludendo gli under 18 (che, teoricamente, vanno quasi tutti a scuola) e gli over 65enni (che, teoricamente – Legge Fornero permettendo - sono tutti in pensione), il dato della disoccupazione vera (quella che fa riferimento a coloro che sono in piena età da lavoro), sale inesorabilmente alla pesantissima percentuale del 15%. Quasi un cesenate su 7 è, quindi, disoccupato".

"Secondo calcolo: oggi tv e giornali ci hanno raccontato come nel 2012 i disoccupati siano aumentati di 1 milione. Quanti di questi sono cesenati? Con un’operazione matematica (empirica, lo so bene, ma credo non campata per aria) è possibile valutare che non siano meno di 1.500. 8.500 cesenati senza lavoro quindi e 1.500 che la propria occupazione l’hanno persa da pochi mesi, trovandosi gettati nell’assenza di un futuro per sé e per le proprie famiglie".

Sindaco, cosa si può fare per arginare il problema?

"Ritengo che oggi più che mai sia necessario concentrare ogni risorsa politica, intellettiva, di impegno quotidiano, attorno al lavoro, in tutte le sue accezioni. D’altra parte questo è quel che mi chiedono – con fatica e con una grande dignità personale che ammiro ogni volta di più - tante delle persone che sono ricevute in Comune presso la struttura dei servizi sociali, dall’Assessore Simona Benedetti, che in più occasioni, ogni giorno, vedo anch’io".

Chi la colpisce di più?
"Faticherei a costruire una classifica: si tratta di donne ed uomini di ogni età, che spesso hanno l’impressione di aver anche fallito personalmente e che solo a fatica cerco di portare a capire come anche qui a Cesena ci troviamo di fronte ad una crisi economica che, almeno per la nostra generazione, non ha eguali e della qua non è possibile incolparsi. Ma, ciò nonostante, nei loro occhi leggo la paura del futuro e la delusione per sogni che temono di non poter neppure più avvicinare".

Cosa fa più paura?
"Nell’ambito di questa classifica ideale di paure e sogni infranti, ogni volta resto senza parole di fronte alle tante mamme e nonne che, dopo essersi presentate per un appuntamento richiesto con una motivazione classica (una strada da asfaltare, una zona silenziosa da rispettare, auto che procedono troppo veloci e che si vorrebbe rallentare), in realtà prima di andarsene mi dicono: “Lo sa però, Sindaco, la mia preoccupazione vera, quella che non mi fa dormire è mio figlio (o mio nipote): è senza lavoro da tempo e non lo cerca neppure più, vergognandosi anche di uscire di casa”. Ecco, quelle mamme e quelle nonne, quelle che sappiamo capaci di non mollare mai, oggi hanno uno sguardo impaurito, smarrito. E quello sguardo fa più paura di qualunque previsione macroeconomica, vale ben di più di ogni analisi dotta da parte di economisti che spesso paiono essere dotati di una palla di vetro ormai piena solo di nebbia. Pensando a quelle donne, forse, la politica nazionale dovrebbe fermarsi e riflettere sui tanti “teatrini” che sta mettendo in campo anche in questi giorni. A loro, ai loro figli e nipoti, basterebbe poco: un lavoro. Quello che anche nella evoluta ed equilibrata Cesena, troppi hanno perso e temono di perdere".

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