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Cronaca

Lattuca ha 'telecomandato' da casa il Comune, scade la quarantena: "Non vedo l'ora"

Il sindaco: "Grazie a bravi collaboratori e alla tecnologia, si può fare tutto da casa, anche guidare un'amministrazione"

"Non vedo l'ora che arrivi venerdì, giorno in cui scade la mia quarantena volontaria, per poter tornare a fare una vita quasi normale. Dico quasi normale perché io potrò andare a lavoro ma una gran parte di Cesena sarà chiusa". A parlare così è il sindaco Enzo Lattuca che si è auto isolato dopo aver avuto contatti con l'assessore regionale Donini risultato positivo.

"Ho interpretato una stanza di casa mia come fosse il mio ufficio - spiega Lattuca - ho fatto videoconferenze con gli assessori e con il mio staff. Ieri, addirittura, in videoconferenza ho partecipato ufficialmente alla seduta di giunta alla giunta. A parte il contatto con i cittadini, che è bellissimo ma che in questi giorni sarebbe stato comunque da escludere, alla fine, grazie a bravi collaboratori e alla tecnologia, si può fare tutto da casa, anche guidare un'amministrazione".

Come ha vissuto la notizia di poter essere stato contagiato dall'assessore Donini?

"Da questo punto di vista ero molto tranquillo - risponde Lattuca - e come me anche la mia compagna e i miei figli. La sera prima del tampone confesso di aver avuto un po' di preoccupazione, ma poi quando mi hanno comunicato che ero negativo sono stato subito tranquillo e, non so perché, non ho mai pensato di poter sviluppare il virus. Ovviamente dormo da solo e seguo tutte le accortezze della quarantena ma in compenso, i miei figli, che anche loro sono a casa, mi hanno potuto vedere di più del solito".

Che cosa pensa delle misure prese a proposito del Coronavirus?

"Capisco che sia uno sforzo per tutti, ma sono ottimista. Il nostro territorio sta reagendo bene - conclude il sindaco - sono pochissime le segnalazioni che riceviamo di persone che non seguono le indicazioni del Governo. Cesena è una città saggia e responsabile e che, soprattutto, non è andata in panico. Nei primi giorni era difficile capire la necessità di restare in casa e molti hanno continuato a fare le cose che facevano prima, adesso c'è una consapevolezza nuova e i frutti si stanno già vedendo, perché Cesena, e incrocio le dita, sta tenendo un ritmo di crescita abbastanza lento. Siamo costretti a stare distanti ma come comunità siamo molto uniti. A farci sentire vicini è quel sacrificio che stiamo compiendo tutti, soprattutto gli operatori sanitari che stanno lavorando dalla mattina alla sera, senza domeniche. Questa è l'ennesima riprova che abbiamo un sistema sanitario di grande livello fatto da persone capaci e responsabili, a un metro di distanza ma sempre vicini alle persone che hanno bisogno".

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