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Cronaca

Lasciateci l'aria per respirare: "No al cemento nel parco Iqbal Masih"

Puntno il dito contro la variante al Prg. "Conferma il progetto di un nuovo polo scolastico da realizzare all’interno dell’area verde delle Vigne"

"Ci risiamo! - esordisce il Comitato Lasciateci l'aria per respirare - Quella di cementificare aree verdi è un’abitudine dura a morire per le giunte di sinistra che da decenni amministrano il nostro territorio. Nella Variante al Prg, che sarà votata in Consiglio comunale (confermata al 95% rispetto un anno fa, 290 le osservazioni accolte), è infatti stato confermato il progetto di un nuovo polo scolastico da realizzare all’interno dell’area verde delle Vigne. In merito il   Wwf di Cesena aveva fatto un’osservazione, che però non è stata accolta (guarda caso ….)".

Sulla questione, il comitato ripropone un diffuso la scorsa primavera.  "Catturare l'anidride carbonica - si legge - con l'estensione delle aree verdi. È uno degli obiettivi del Piano energetico comunale, presentato di recente, che non può che trovarci d'accordo. Per realizzarlo, però, è necessario prima di tutto che l'Amministrazione comunale riconsideri il “valore” degli spazi verdi, che al momento pare sia legato esclusivamente a un suo utilizzo o meno".
 
"In questo senso - sottolineano - è emblematico il caso del parco Iqbal Masih, che circonda uno degli asili del quartiere Vigne, che il settore Edilizia pubblica vuole ridimensionare per lasciare spazio a una nuova scuola elementare, come si evince dalla variante al Piano regolatore b.1 del 2010, votata il 22 dicembre e operativa dallo scorso gennaio (a cui è possibile presentare osservazioni entro il 27 giugno). Nella relazione allegata alla variante al Prg si legge infatti che «attualmente l'area a parco attorno alle scuole Vigne è scarsamente utilizzata, mentre è molto utilizzato il parco dell'ex fornace Marzocchi, recentemente realizzato»".
 
"Dunque secondo il Comune - prosegue la nota - le aree verdi avrebbero un senso solo se vengono utilizzate dai cittadini, altrimenti possono tranquillamente essere sacrificate al “dio” cemento? Forse è lo stesso ragionamento che è stato fatto per la zona destinata al parcheggio all'Osservanza o per quella nei pressi del cimitero urbano su cui si sta costruendo il nuovo Conad".
 
"Ai nostri amministratori e tecnici - continuano - comunali evidentemente sfugge il concetto che le aree verdi accrescono il valore ecologico e la biodiversità dell'ambiente urbano, contribuendo a mitigare gli impatti delle edificazioni e delle attività umane. In pratica: più “verde” in città significa più benessere per i cittadini".
 
"E' giunto il momento che a Cesena - concludono - si inizi a porre la questione del “consumo del territorio”, parola che, ahimè, non sentiamo mai pronunciare ai nostri amministratori. Va bene parlare di rifiuti ed energie rinnovabili, però di “consumo di territorio” no. Non rientra forse in quella sostenibilità ambientale di cui il Comune si vanta di porre attenzione?
Il Piano energetico comunale promette più giardini e parchi, ma il dubbio è lecito: come sarà possibile questo se si continua a cementificare gli spazi verdi esistenti?"
 

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