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Cronaca

Ladri alla Carducci, "per fortuna non si possono rubare i principi e le idee di futuro"

“E' un atto - afferma il professor Alessandro Ricci, direttore di Criad - che colpisce anzitutto i bambini e lo sforzo di una comunità che si sta spendendo per progetti di innovazione e inclusione"

Lunedì notte la Scuola Primaria Carducci ha subìto un furto importante. Molte delle attrezzature acquistate con i fondi ottenuti dal Ministero, grazie alla proposta di progetti su Pensiero Computazionale e Coding e Atelier digitali e creativi - svolti in collaborazione con il Criad (emanazione di Ser.In.Ar.) e Fablab Romagna e anche altre Scuole - sono state rubate.
 
“E' un atto - afferma il professor Alessandro Ricci, direttore di Criad - che colpisce anzitutto i bambini e lo sforzo di una comunità che si sta spendendo per progetti di innovazione e inclusione. Colpisce i più indifesi, perché è chiaro che oggi le scuole sono le più indifese. Ma i ladri probabilmente neppure se ne rendono conto”.  

Vedendo lo sconforto delle maestre, un bimbo ha affermato: "No maestra... i ladri non sapevano che è una scuola... oppure forse non ci sono mai entrati in una scuola". "In questo tempo . conclude il professor Ricci -  le cose più preziose sono spesso le più indifese e incomprese, non solo dai ladri. Per fortuna non si possono rubare i principi e le idee di futuro in cui crediamo e da queste subito ripartiremo".

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