La vita da ballerina di Alessia: "Tanto sudore, ore di allenamenti e non ho lasciato la scuola"
Allenamenti tosti di 6 ore al giorno, poi prove e spettacoli anche in giro per il mondo. Ma Alessia non ha voluto rinunciare a studiare e quando se n'è andata da Cesena, all'età di 15 anni
Chi ha una passione nel cuore vola sempre alto. E Alessia, coi suoi 19 anni, quando sul palco si esibisce in un grand jeté vola veramente in alto. Stiamo parlando di Alessia Ceccarelli, poco più che maggiorenne, nata a Cesena e che da quattro anni, come ballerina di danza contemporanea, vive a Reggio Emilia per frequentare un corso di perfezionamento di alto livello all'Agora coaching Project diretto da Michele Merona ed Enrico Morelli.
Allenamenti tosti di 6 ore al giorno, poi prove e spettacoli anche in giro per il mondo. Ma Alessia non ha voluto rinunciare a studiare e quando se n'è andata da Cesena, all'età di 15 anni, ha voluto continuare il liceo delle Scienze Umane anche a Reggio Emilia, riuscendo nonostante tutto a terminarlo nel migliore dei modi.
Passione e dedizione, coraggio e sacrifici: sono queste le caratteristiche necessarie a chi è già dotato di un talento naturale. E Alessia l'ha capito subito.
Com'è nata la passione della danza?
"Dopo aver praticato per 6 anni ginnastica artistica a livello agonistico, ho sentito il bisogno di esprimermi di più a livello artistico - spiega Alessia - e così a 10 anni ho iniziato il corso professionale di danza presso il Laboratorio Danza & Teatro di Longiano/Cesena con la maestra Heidi Pasini. Durante questi 5 anni ho avuto l'opportunità di partecipare a vari concorsi, tra cui lo YAGP a Parigi e a diversi progetti FNASD (Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza): "La violenza sulle donne", "Insalata sotto il cuscino", "Pinocchio" che mi hanno dato la possibilità di familiarizzare ancora di più con il palcoscenico. Sempre in questo periodo la danzatrice e coreografa Simona Bertozzi mi ha scelta per interpretare con lei "A ritroso sortirà': Flux Flux" un passo a due che ha partecipato al festival della danza contemporanea B.MOTION a Bassano del Grappa. Questo è stato il mio primo contatto con il mondo del lavoro ed è stata un'esperienza particolarmente formativa per me".
Poi è arrivato il salto, e la vita fuori Cesena?
"A 15 anni sono stata ammessa al corso di perfezionamento Agora coaching project diretto da Michele Merola ed Enrico Morelli a Reggio Emilia. C'è una selezione abbastanza rigida e io l'ho superata, ma non volendo abbandonare gli studi del liceo ho deciso di frequentare per 2 anni il corso professionale dell'Associazione Progetto Danza e non proprio la scuola di perfezionamento. Cosa che mi ha permesso di continuare il mio percorso scolastico presso il Liceo Canossa a Reggio Emilia. Anche in questo periodo ho potuto prendere parte ad altri progetti di danza. Ho anche partecipato al Premio internazionale danza "Città di Rieti" dove mi è stato offerto dal direttore del teatro di Basilea, Richard Wherlock, un tirocinio formativo presso la sua compagnia: un'esperienza molto importante per me, dove ho potuto rendermi conto di quale fosse l'impegno e la vita del ballerino. Quando avrei dovuto frequentare l'ultimo anno della scuola superiore ho iniziato il percorso di Agora Coaching Project, terminando gli studi scolastici da privatista e diplomandomi, e nel frattempo lavorando con diversi coreografi di compagnie internazionali tra cui Carlos Matos, Roberto Scafati, Emanuele Soavi, Patricia Apergi, Christos Papadopoulos, Ricardo Fernando.
A Reggio Emilia c'è anche l'Aterballetto, una delle compagnie più importanti d'Italia
Sì, è una bella compagnia. In questi ultimi anni ho conosciuto Roberto Tedesco, ballerino e coreografo di Aterballetto, che mi ha scelta insieme ad un compagno di danza per realizzare il duetto "AGR Duet", con il quale abbiamo partecipato al 34th International Competition for Choreography Hannover ottenendo il Premio della Critica. Questo pezzo mi ha aiutata a scoprire un altro modo di muovermi, molto più intimo, con gesti semplici, diretti e precisi.
Com'è la tua giornata tipo?
Lavoro molto. Inizio la giornata sempre con danza classica, un'ora e mezza. Poi proseguiamo con lezioni di danza contemporanea, o lavoriamo con coreografi che di solito vengono dall'estero. L'anno scorso erano venuti due coreografi greci, abbiamo lavorato con loro, e ci siamo esibiti anche ad Atene. Dalle 9 e mezza fino alle 16.30 con tre quarti d'ora di stacco. Ultimamente un po' meno, stiamo facendo solo lezione e non abbiamo molti spettacoli, causa Covid.
Come lo vedi il tuo futuro?
Da ballerina. Vorrei cercare un contratto con una compagnia che riesca ad apprezzare come lavoro e che sia disposta a farmi crescere. Purtroppo bisogna guardare più all'estero che all'Italia, perché nel nostro Paese la danza non viene molto considerata e sovvenzionata.
Hai mai pensato di andare alla trasmissione "Amici"?
Ora no. Amici oltre ad essere una scuola di danza è un reality e per ora non mi interessa. Preferisco ballare nei teatri che in tivù, si mettono in pratica stili di ballo diversi. Il mio obiettivo sarebbe poter mandare dei messaggi con la danza, quindi lavorare sull'espressività.
Ha abbandonato l'idea di fare l'università?
No, ci sto pensando proprio adesso. Il problema è capire se posso portarla avanti con gli impegni della danza.
Cosa ti piacerebbe studiare?
Tecnologie Alimentari, l'università che è a Cesena. Mi sono iscritta alla selezione ed è andata bene. Ora devo decidere cosa fare.
E a Cesena ci torni spesso?
Sì, almeno una volta al mese. E' la mia città, ho i miei amici. Mi trovo bene, mangio un po' di piadina, sto con i miei genitori e con gli amici di sempre. E' difficile dimenticare la Romagna, è sempre nel cuore.