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Cronaca

La tradizione cesenate della pesca sotto il Ponte Vecchio: tra abitudini e leggende

Pescatori e leggende popolari sotto il Ponte Vecchio di Cesena. Un fiume Savio dal rumore leggero quasi silenzioso accoglie alcuni pescatori domenicali

Pescatori e leggende popolari sotto il Ponte Vecchio di Cesena. Un fiume Savio dal rumore leggero quasi silenzioso accoglie alcuni pescatori domenicali sotto la cascata del ponte. Ancora una volta il Savio conferma  la sua caratteristica tipica di “fiume alluvionale” gonfio di acque in inverno e scarso di queste durante il periodo estivo in particolare in questo 2017 che si presenta come l'anno più siccitoso di sempre, almeno da quando sono conservati negli archivi i dati meteorologici. Ovviamente la scarsità delle acque costringe il pesce a raccogliersi dove ve ne è di più in particolare nel piccolo specchio a ridosso della cascata. Fin dall'alba alcuni pescatori sfruttando l'occasione delle acque basse fanno mulinare le loro esche per cercare delle buone prede.

“Qualcosa si prende – ci dice uno di loro – certo che con l'acqua più scorrevole e alta è più divertente pescare e anche se si prende meno, il gusto della pesca sportiva è salvaguardato”. Visto che è un habituè del luogo in estate e in e in inverno gli chiediamo se è vero quel che si dice che a volte sulle acque si vedono dei volti e si odono dei lamenti che richiamano gli oltre trenta suicidi che  hanno scelto il ponte per porre termine alla loro vita. “Da trent'anni vengo qui con canna e lenza – continua il pescatore – a tutte le ore del giorno e della notte. Sull'acqua ho visto passare tante cose a volte anche strane, ma di volti dipinti sull'acqua o strani rumori assolutamente non ne ho mai visti e sentiti ”. 
 

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