La Rocca Malatestiana si scalda per la primavera: sarà un polo della cultura
"Con la sua vivacità riesce a richiamare persone anche da fuori regione e il passaparola è il punto di forza", afferma Roberta Magnani di Aidoru
La Rocca sotto la neve è uno spettacolo unico. Lo sanno bene gli attuali gestori, i ragazzi di Aidoru che, nonostante il letargo invernale hanno mantenuto sempre attive le iniziative culturali di successo, una su tutte Lumen Malatesta, esperienza narrativa ed esplorativa con lanterne alla scoperta della Fortezza Malatestiana. Dalle 22mila presenze del 2012 (prima che Aidoru vincesse il bando comunale) proprio grazie alle numerose attività, la piccola ristorazione, le feste, gli spettacoli e le collaborazioni con altre associazioni del territorio, la gestione di Aidoru è arrivata a registrare 90 mila presenze di fine 2016. Un vero successo.
Le cose, però, come tutti sanno, potrebbero cambiare, perché Aidoru gestirà la Rocca fino al 16 settembre grazie a una proroga del vecchio contratto, però è aperto un nuovo bando per la gestione che potrebbe vedere un nuovo vincitore. Loro, tra l'altro, non sanno se si ripresenteranno, per ora stanno ancora valutando. Una cosa è certa ed è sotto gli occhi di tutti: il lavoro che hanno svolto ha dato comunque molti buoni frutti e anche l'estate che si sta avvicinando, sotto la loro direzione, si appresterà a essere di buona qualità. Ma entriamo nel programma.
Fino al 15 aprile la Rocca sarà aperta solo il venerdì dalle 10 alle 16 per le visite guidate in sincronia con la Biblioteca Malatestiana e il fine settimana (sabato e domenica dalle 10 fino a mezzanotte). Poi dal 16 aprile inizierà la stagione primaverile in cui la Rocca sarà aperta dal mercoledì alla domenica (mercoledì, giovedì e venerdì fino alle 20, sabato e domenica fino a mezzanotte). Oltre a Lumen Malatesta si svolgeranno altri tipi di visite, una al museo dell'agricoltura, l'altra chiamata "Resistere" che va dal rifugio antiaereo alla Rocca e segue un percorso narrativo sulla seconda guerra mondiale, poi ci sono le storie esperienziali per bambini con Cappuccetto Rosso, la Casa di Mino (storia sulla struttura labirintica di sé e della Fortezza riguardanti la figura mitologica del Minotauro) e la serie "I cattivi", una rivisitazione delle fiabe classiche che verranno rilette dal punto di vista del cattivo che poi così cattivo non è mai.
Gli appuntamenti già in programma sono quello di Pasqua e Pasquetta con il classico picnic nella corte (con coperte e cestini) e visite guidate speciali, la "Festa della Terra" (domenica 22 aprile) in collaborazione col Comune, Agriurban e Come cavolo mangi. Si tratta di una festa finale di un progetto didattico portato in giro per le scuole di Cesena. Il 25 aprile, invece, si svolgerà la festa della Resistenza insieme al Centro per la Pace e l'Istituto della Resistenza con conferenze, banchetti, musica e interventi. Poi il 1 maggio si terrà la festa dedicata al lavoro, con installazioni e performance, organizzata insieme a tutte le realtà che si trovano a un passo dal lavoro, università, start-up, scuola/lavoro per affrontare insieme il delicato tema dell'occupazione. A partire da giugno inizieranno le attività ginniche: il mercoledì yoga e pilates con Rocca Wellness, il martedì e il venerdì tai-chi-chuan con "muoviti che ti fa bene". E queste sono solo alcune delle attività in serbo per la primavera e l'estate 2018, l'offerta è varia e in continuo divenire.
"La Rocca, infatti, non è più da intendersi solo come una fortezza di indubbio interesse storico - conclude Roberta Magnani di Aidoru - ma è diventato un centro culturale, didattico, sportivo, gastronomico (offre piccola ristorazione a km 0, con produttori e fornitori tutti della zona) e, soprattutto, turistico. Con la sua vivacità riesce a richiamare persone anche da fuori regione e il passaparola è il punto di forza". Quindi, lunga vita a una Rocca che, anche dopo più di mezzo secolo, riesce a produrre cultura, spettacoli ed eventi.