La proposta. Cesenatico dirà sì alle coppie di fatto?
Il M5S chiederà l'introduzione del registro per le coppie di fatto; se venisse approvato, Cesenatico sarebbe la terza città della Romagna ad adottarlo dopo Ravenna e Cesena
Il M5S chiederà l'introduzione del registro per le coppie di fatto; se venisse approvato, Cesenatico sarebbe la terza città della Romagna ad adottarlo dopo Ravenna e Cesena. Alberto Papperini, il portavoce stellino, ha anticipato che "presenteremo una mozione perchè si parla di diritti della persona da garantire a 360 gradi dentro una comunità e la mozione si muove in questo senso. Questo per dare alle coppie di fatto una regolamentazione, ad esempio, sul versante scuole, tributi e welfare. Il tabù è molto radicato, ma la situazione evolve ed è ora di fare un balzo nel terzo millennio evitando di tutelare la famiglia a scapito di altri".
E la proposta potrebbe trovare una sponda favorevole nel Pd già attivo in ambito nazionale. Il capogruppo Matteo Gozzoli si è espresso favorevolmente: "Parlo a titolo personale quando dico che sono d'accordo; il partito a livello nazionale va in quella direzione, a livello locale faremo i passaggi dovuti, ma penso che la linea sarà confermata. Penso che nel sentiero per i diritti civili sia un passo necessario".
L'assessore alle Pari Opportunità e alla Famiglia Lina Amormino ha espresso la propria contrarietà ad ogni tipo di discriminazione. "Credo – ha aggiunto - che l’Italia sia un po’ retrograda, la società è cresciuta e si è modificata in fretta mentre le norme risalgono a decenni addietro e servirebbe una adeguamento che le rendesse più aderenti alla realtà". L'assessore poi è uscita un po' dal sentiero per battere sul tema (altrettanto importante) della "disparità di trattamento tra madri lavoratrici dipendenti e madri lavoratrici autonome. Le seconde – spiega -, pur pagando le tasse, non hanno sostegni e non fruiscono di alcun beneficio in caso di familiari disabili".
"Una Italia moderna – incalza - dovrebbe lavorare per appianare queste disuguaglianze e della normativa sul matrimonio e sulle unioni si può trattare dopo perché – qui il cuore dell'intervento - non è giusto che le famiglie regolarmente costituite accedano ai servizi sanitari e paghino il ticket sulla somma dei redditi dei componenti il nucleo mentre quelli delle famiglie di fatto possano accedere ai servizi dichiarando solo il reddito del richiedente". Però nessuna anticipazione sull'approvazione o meno della richiesta targata 5 stelle in ambito locale.