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Cronaca Bagno di Romagna

“La prevenzione è amarsi davvero”, tappa a San Piero in Bagno per lo Ior e per la lotta ai tumori

"La paura del Coronavirus e l’affollamento negli ospedali hanno fatto slittare molte visite e programmi di screening per alcuni dei tumori più comuni" spiega Fabrizio Miserocchi

“La prevenzione è amarsi davvero”: così recitava uno dei manifesti che l’Istituto Oncologico Romagnolo ha affisso su tutto il territorio verso la fine del 2022, per ribadire l’importanza di rimettere al centro la lotta contro il cancro dopo che l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 aveva fatto rallentare percorsi di screening e studi scientifici. Ora che la pandemia ha allentato la sua morsa è giunto il momento di ricominciare a correre affinché un domani sempre più libero dai tumori non sia più una teorica speranza futura, ma una prospettiva concreta a partire da oggi. Da questo punto di vista la prevenzione rappresenta sicuramente una delle armi più importanti di cui disponiamo: ed è con questo spirito che l’Istituto Oncologico Romagnolo torna sul territorio con una serie di convegni dedicati proprio a questo argomento e alla diffusione di stili di vita sani che minimizzino il rischio di sviluppare una neoplasia.

Il primo evento si terrà lunedì 20 marzo presso il Teatro Garibaldi di San Piero in Bagno, a partire dalle ore 20:30. L’incontro, assolutamente aperto e gratuito per chiunque voglia prenderne parte, ha ricevuto il patrocinio dell’IRST “Dino Amadori” IRCCS e del Comune di Bagno di Romagna, e vedrà la partecipazione di due relatori d’eccezione: il Direttore della Unità Operativa di Prevenzione Oncologica dell’AUSL Romagna, il dott. Fabio Falcini, e il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi.

"La paura del Coronavirus e l’affollamento negli ospedali hanno fatto slittare molte visite e programmi di screening per alcuni dei tumori più comuni – spiega proprio Fabrizio Miserocchi – già da qualche tempo purtroppo abbiamo iniziato a vedere l’impatto negativo di tutto ciò, soprattutto in termini di diagnosi tardive. L’Istituto Oncologico Romagnolo, ovviamente, da questo punto di vista, si sente fortemente coinvolto e non può rimanere con le mani in mano: per questo abbiamo fatto a fine 2022 una campagna di manifesti volta proprio a rimettere al centro le esigenze del malato oncologico. D’altronde il tumore rimane l’emergenza sanitaria numero uno, come dimostrano i fondi stanziati dall’Unione Europea con il progetto “Mission: Cancer”. Ma per arginare questo problema non dobbiamo essere semplicemente vicini ai pazienti: dobbiamo ricominciare a parlare di prevenzione in presenza, a quella fetta di popolazione sana che può ancora mettere in atto delle buone pratiche per evitare di affrontare un problema di salute più grave in futuro. Per questo torniamo sul territorio, e lo facciamo con la voce più autorevole che abbiamo in Romagna in materia: il dott. Fabio Falcini, capo della Prevenzione Oncologica della nostra AUSL. Speriamo che questi sforzi paghino e che la risposta dei cittadini, da sempre molto attenti quando si tratta di sostenerci nelle iniziative a favore di chi paziente lo è già, dimostrino la stessa sensibilità nei confronti di sé stessi e del proprio benessere".

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