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Cronaca

La Conferenza socio-sanitaria chiede alla Regione apparecchi per 2,8 milioni

Inoltre, la Conferenza si è occupata del percorso di attivazione della rete oncologica romagnola, alla luce delle linee di indirizzo regionali per la riorganizzazione della rete ospedaliera e del riassetto complessivo delle reti di rilievo regionale

Lunedì mattina si è tenuta a Pievesestina la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, formata dai Sindaci dei 74 Comuni della Romagna e dai Presidenti delle 3 Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, Presieduta dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi. La Conferenza ha espresso parere favorevole all’unanimità rispetto a due richieste di finanziamento regionale relative alle verifiche tecniche di vulnerabilità sismica delle strutture sanitarie aziendali (€ 228.234) e all’ammodernamento, sostituzione e acquisizione di tecnologie sanitarie riguardanti tutti gli ambiti territoriali.

Le richieste totali sono per un importo pari ad € 2.810.000 (2 elettromiografi per Neurologia e 1 sistema di monitoraggio centralizzato CGU per Cesena; 4 ecotomografi per radiologia e Ostetricia per Rimini; 1 Stazione micromanipolazione, 1 cappa flussi laminari, 3 riscaldatori radianti neonati, 2 fasciatoi con piano rialzato, 2 letti travaglio parto, 2 ventilatori polmonari, 2 isole neonatali, 2 processatori tessuti, per Ravenna; 2 colonne per atroscopia, 1 caschetto con visione binoculare, 1 microdebrider per Forlì; 1 tomografo risonanza magnetica a basso campo per Cervia; 6 sistemi radiologici digitali diretti polifunzionali per CE, RN e RA).

Inoltre, la Conferenza si è occupata del percorso di attivazione della rete oncologica romagnola, alla luce delle linee di indirizzo regionali per la riorganizzazione della rete ospedaliera e del riassetto complessivo delle reti di rilievo regionale, tra cui la disciplina di Oncologia. In merito, le Direzioni generali dell’Ausl e dell’IRST-IRCCS lavoreranno per costruire le condizioni di una maggiore integrazione nelle rispettive attività onco-ematologiche, attraverso la costituzione di un Programma Interaziendale che dia strumenti adeguati a tutti i professionisti per omogeneizzare le pratiche cliniche e i percorsi, secondo prove di efficacia. Obiettivo fondamentale è quello di dare al paziente oncologico, qualsiasi sia la porta di accesso alle strutture sanitarie romagnole, le cure più appropriate e scientificamente più avanzate, organizzate a livello multidisciplinare, grazie alla forte integrazione tra tutti i poli onco-ematologici della Romagna.

A tale proposito, le due direzioni hanno proposto un documento condiviso alla Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria, che verrà inviato a tutti i sindaci. È stato inoltre ribadito il ruolo pubblico dell’IRST, che la normativa regionale ha configurato quale parte integrante del SSR, in coerenza con la programmazione regionale e territoriale. Anche lo Statuto e l’Atto aziendale dell’IRST prevedono la piena integrazione dell’IRST nel SSR come erogatore di un importante servizio pubblico e la garanzia per il futuro che i beni pro tempore gestiti ritornino al SSR in caso di liquidazione della srl. L’IRST ha anche adottato nell’ambito della gestione giuridica del personale, degli acquisti di beni e servizi, nonché nelle procedure di appalto, le norme analoghe al comparto pubblico.

“A questo importante progetto – afferma il Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Paolo Lucchi – che pone a sintesi il confronto sui temi della rete oncologica romagnola, seguirà, entro gennaio 2016, un incontro con l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi. Come Sindaci romagnoli, infatti, vogliamo dire la nostra sul ruolo determinante della Regione nell’ambito del sistema sanità e sul riordino della rete ospedaliera (attuativa del decreto Balduzzi), approvata dalla Giunta Regionale la scorsa settimana”.

All’ordine del giorno anche altri punti, tra i quali la modifica del regolamento di funzionamento della Conferenza, che ha rafforzato il ruolo dei Distretti, prevedendo anche la presenza degli Uffici di Piano ai lavori dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza.

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