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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La Chiesa di Martorano in 300 pagine di curiosità e misteri

Il 23 gennaio 1612 veniva istituita la parrocchia di Martorano e il prossimo 23 gennaio alle 21, a conclusione dell’anno di eventi per l’anniversario della fondazione, sarà presentato il libro sulla storia della comunità

Il 23 gennaio 1612 veniva istituita la parrocchia di Martorano e il prossimo 23 gennaio alle 21, a conclusione dell’anno di eventi per l’anniversario della fondazione, sarà presentato il libro sulla storia della comunità. Si tratta di oltre 300 pagine che ripercorrono quattro secoli con una particolare attenzione al Novecento. “Ricordi nella storia” è il titolo del libro, curato dal giornalista del Corriere Cesenate Cristiano Riciputi, parrocchiano di Martorano, che si sofferma su aneddoti, curiosità e anche alcuni ritrovamenti inediti emersi dall’archivio diocesano e parrocchiale.

“Abbiamo scelto di presentarlo il 23 gennaio – spiega il parroco don Andrea Budelacci – per concludere l’anno dedicato ai festeggiamenti: un percorso fatto di eventi piccoli, ma significativi. Fra questi, l’allestimento di una mostra fotografica sulla costruzione della nuova chiesa e alcuni convegni dedicati al sociale e alla devozione al Sacro Cuore, cui la nostra chiesa è dedicata”.

Il volume pubblica per la prima volta una scoperta fatta di recente nell’archivio della parrocchia: il diario di guerra di don Eugenio Medri, il parroco che durante i mesi del passaggio del fronte ha annotato in un taccuino le fasi salienti di quel periodo. Fra queste, la tragica uccisione di alcuni parrocchiani durante un rastrellamento il 29 aprile 1944. Fino ad oggi le fonti, tra le quali una precedente pubblicazione e il cippo commemorativo di via Ravennate, hanno parlato di 4 morti (Guglielmo Urbini, Guido Barbanti, Gino Fusconi e uno slavo ignoto). Don Medri invece scrive di 5 morti, dei quali “uno da Ceccarelli e 4 sul fiume”.

Incrociando alcune fonti, e grazie alla testimonianza di don Ettore Ceccarelli, oggi parroco a Ronta ma che all’epoca abitava nella canonica a Martorano in quanto era figlio del ‘contadino del prete’, l’autore giunge alla conclusione che i morti furono cinque (gli slavi ignoti uccisi da tedeschi e fascisti sono stati due) e nel podere Ceccarelli fu ucciso Barbanti.

La parte più consistente del volume è quella sulle visite pastorali nel corso del Novecento, dove emerge l’evoluzione non solo della comunità cristiana, ma della società. Curioso anche un documento scritto da don Matteo Nanni, primo parroco dal 1612 al 1631: riporta l’elenco di coloro che non adempirono al precetto pasquale. L’originale è conservato nell’Archivio diocesano.

Nel libro non manca poi un profilo relativo ai parroci del secolo: lo stesso don Medri, don Oreste Romboli, don Giordano Amati e alcuni dei cappellani che si sono succeduti negli ultimi trent’anni. Ampi capitoli sono dedicati ai missionari, alle religiose e al diacono Consilio Pistocchi, morto di recente. Non è stato tralasciata una delle peculiarità della campagna martoranese, vale a dire la Centuriazione romana: l’esperto Giancarlo Brighi ha curato un capitolo in cui descrive la suddivisione dei campi in generale, per poi finire ad analizzarne le caratteristiche fra i cardini e i decumani del paese.

Chiude il libro un ampio “album dei ricordi” composto da 70 foto, oltre a quelle sparse nei vari capitoli.

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