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Cronaca

L'impennata delle materie prime pesa sui cantieri: per il viadotto Kennedy servono 300mila euro in più solo per il ferro

Slitta la riapertura di qualche settimana al viadotto Kennedy. Tra tutti gli interventi in corso quest'estate il più problematico è quello sul cavalcaferrovia

Slitta la riapertura di qualche settimana al viadotto Kennedy. Tra tutti gli interventi in corso quest'estate il più problematico è quello sul cavalcaferrovia. Ma l'unico problema segnalato, infatti, dal vicesindaco Castorri - che ha seguito direttamente i lavori e dialogato con le ditte per trovare una soluzione - è quello riguardante l'aumento dei prezzi delle materie prime. Aumento avvertito soprattutto per quanto riguarda il cantiere del viadotto Kennedy che ha risentito dell'esplosione dei costi del ferro, del rame e di tutta la sua componentistica.

Tra le 5 maxi opere portate avanti dal Comune, l'unico che ha subito ritardi è quello del Viadotto Kennedy che, probabilmente, vedrà slittare la riapertura di qualche settimana. "Era prevista la fine dei lavori di manutenzione per l'inizio della scuola, visto che quella è una zona ad alta densità di istituti scolastici - spiega il vicesindaco Castorri - ma purtroppo non ce la faremo. Il problema è quello dell'aumento dei costi delle materie prime, aumento che ha riguardato soprattutto il ferro e il rame. Per darvi un'idea: per rimettere a posto il viadotto servono 275 mila chili di ferro e all'inizio dei lavori il costo del ferro era di 0,80 euro al chilo, ora è di 1,80 euro. Praticamente un euro in più a chilo, complessivamente la spesa alla ditta che doveva montare le barre di ferro è aumentata di 275 mila euro”.


VIDEO - Come procedono i lavori sul viadotto Kennedy
VIDEO - Tre piazze e scavi archeologici, le immagini

“Con un decreto legge uscito in questi giorni dal Governo siamo riusciti a trovare una soluzione e sembra che adesso si possa ripartire, ma ovviamente qualche ritardo l'abbiamo accumulato. Per l'inizio della scuola vedremo come fare. Non è escluso adottare una soluzione tampone, per qualche settimana, che magari siano legate alle fermate dei mezzi pubblici capaci di favorire l'afflusso di studenti".

Ricordiamo che il progetto corrisponde a un investimento di 2 milioni e mezzo di euro e gode di un finanziamento regionale di 400 mila euro nell’ambito del bando regionale “Ciclabilità del Piano operativo degli investimenti del Fondo FSC 2014-2020”. Essendo uno dei principali snodi del traffico per il superamento della barriera fisica della linea ferroviaria, il viadotto Kennedy richiede un intervento strutturale di elevata funzionalità e sicurezza per la ciclabilità che, allo stesso tempo, non crei maggiore difficoltà alla circolazione dei veicoli a motore che sarebbe penalizzante anche per la mobilità dei ciclisti.


Rotonda di Borgo Paglia, il primo cantiere a essere terminato

Dal punto di vista dei lavori sulla viabilità, invece, nessun problema per la rotonda di Borgo Paglia che dovrebbe salutare gli operai il 6 agosto. In queste settimane, infatti, è prevista l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del cordolo della pista ciclabile e il completamento del marciapiede del nuovo parcheggio, la cui conclusione è in programma per i primi di agosto. Inoltre, saranno realizzati gli asfalti finali sulla rotatoria e i relativi innesti. Entro venerdì 6 agosto invece si procederà con il completamento di tutti i lavori, ad esclusione della sola asfaltatura finale nel tratto interessato dalla realizzazione della nuova rete fognaria, i cui lavori partiranno a settembre.

Il progetto, che equivale a una spesa complessiva di 1 milione di euro, ha l’obiettivo di risolvere gli aspetti critici di una viabilità non proprio fluida attraverso la realizzazione di una nuova rotatoria al posto dell'attuale intersezione canalizzata per ottenere una maggiore scorrevolezza del traffico ed aumentare il livello di sicurezza dello svincolo, e di una strada di servizio a doppio senso  che avrà accesso direttamente dalla rotonda con annesso parcheggio a fianco  della borgata di Borgo Paglia al fine di eliminare i conflitti con i veicoli in transito nell’intersezione principale. La rotatoria avrà un diametro esterno di 60 metri con carreggiata di larghezza pari a 9 metri tra la carreggiata e l'anello centrale, che sarà destinato a verde pubblico. Inoltre, al fine di accrescere il livello di sicurezza, il progetto prevede la realizzazione di una strada di servizio delle proprietà private con accesso/uscita direttamente in rotonda. Per moderare ulteriormente la velocità, ai fini della sicurezza stradale, sia nella nuova rotatoria che nella strada di servizio alla borgata sarà istituita una nuova zona con limite di velocità 30 km orari.

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