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Cronaca

"L'ente può tornare ad essere importante", il presidente della Provincia Fratto ai saluti. Ci sarà un 'interregno'

Fratto è salito alla guida del palazzo di piazza Morgagni nel 2018 quando era già sindaco di Bertinoro da due anni, dal 2016

Il presidente della Provincia Gabriele Fratto saluta la Provincia di Forlì-Cesena. Infatti tra una settimana esatta, quando sarà proclamato il nuovo sindaco di Bertinoro scelto alle prossime elezioni del 3-4 ottobre (dove non è stato ricandidato dal Pd), Fratto decadrà dall'incarico di primo cittadino di Bertinoro e quindi automaticamente da quello di Presidente della Provincia, dato che con l'eliminazione già nel 2014 dell'elezione popolare di presidente e consiglio provinciale, quest'incarico è attribuito ad uno dei sindaci in carica del territorio provinciale.

Il 4 ottobre, tra l'altro, si verificherà una situazione inedita. Dato che le elezioni provinciali sono state spostate al 18 dicembre a causa dell'epidemia di Covid (gli elettori sono solo i sindaci e i consiglieri comunali del territorio, con un sistema ponderato in base al numero di abitanti del Comune), ci sarà un “interregno” in cui ancora non è ben chiaro chi prenderà le redini della Provincia. “Sarà la mia vicepresidente”, argomenta Fratto, ma a Roma la questione è ancora in discussione e non viene esclusa la proroga dei presidenti e dei consiglieri provinciali in carica anche se non sono più rispettivamente sindaci o consiglieri di un Comune. Nel caso del passaggio di mano alla vicepresidente, salirà in carica provvisoriamente Cristina Nicoletti, assessore del comune di San Mauro Pascoli.

Fratto è salito alla guida del palazzo di piazza Morgagni nel 2018 quando era già sindaco di Bertinoro da due anni, dal 2016. La sua mancata ricandidatura da parte del Pd alle elezioni comunali sul Colle ha quindi troncato entrambi gli incarichi. Traccia un bilancio lo stesso Fratto: “Quando mi fu indicata la necessità di un giovane sindaco per Bertinoro e mi venne chiesto di candidarmi per Bertinoro non esitai a interrompere i miei percorsi di studio e personali. Nel 2018 venni indicato per la presidenza della Provincia quando questo incarico era gratuito e mi veniva presentato come un posto 'dove c'era solo da prendere degli schiaffoni'. Ma non mi pento di niente, i miei valori restano”.

E sollecitato dai giornalisti sulla mancata ricandidatura a Bertinoro divide due aspetti: “Resta la tristezza per come è stata gestita la questione. Ho bisogno ancora di digerirla, le elezioni diranno se è stata la scelta giusta. Ma l'insoddisfazione per il comportamento che mi è stato usato a livello personale e politico lascia spazio al fatto che, dopo tanti giri, alla fine è stata indicata come candidata Gessica Allegni, un assessore della mia giunta e un'amica a livello personale, quindi anche una continuità con quanto è stato fatto”.

E anche sulla Provincia, continua, “ci ho messo anima e cuore”. Fratto infatti venne indicato presidente in un periodo in cui si parlava di totale dismissione dell'ente provinciale e di fatto venne designato senza un particolare indirizzo politico dei partiti del centro-sinistra. “Ma la mancanza politica sulle Province in quel momento era nazionale – spiega -. Appena è tornato ad affluire qualche finanziamento in più ci siamo subito lanciati. La Provincia può tornare ad essere importante perché già lo è, i servizi dovrebbero essere erogati nel modo più prossimo al cittadino e, dopo il Comune, c'è la Provincia come ente più prossimo, mentre la Regione pur con tutta la buona volontà fatica ad esserlo”.

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