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Cronaca

L'autrice a Donne Impresa Confartigianato: "Un'indagine sugli adolescenti ai tempi della pandemia"

“Le mie indagini e i miei incontri proseguiranno con gli adolescenti così toccati dalla pandemia -ha rimarcato la D’Errico - fatte salve tutte le cautele della privacy”

Agli incontri con le donne e gli uomini che lavorano ai tempi della pandemia, probabilmente seguiranno quelli con gli adolescenti, per comprendere a dar voce al loro vissuto reso così accidentato dalle ripercussioni esistenziali del covid. Lo ha annunciato la scrittrice Giorgia D’Errico, torinese d’origine, che lavora nella Segreteria nazionale della Cgil, esperta di lavoro, conciliazione e welfare che ha presentato, dialogando con Donne Impresa Confartigianato nella sede cesenate dell’associazione, il suo ultimo libro “Maschile Singolare”.

Sala piena, con i posti distanziati.  L’hanno incalzata la presidente Lorenza Fantozzi, la vicepresidente Fulvia Fabbri, la operatrice della comunicazione Claudia D’Angelo e anche dal pubblico si sono levati domande e interventi in un clima di familiare circolarità. A marzo l’autrice aveva presentato in un webinar il libro “Femminile plurale” sempre a Donne Imprese con dieci storie di donne che lavorano , accudiscono la famiglia e resistono più forti di tutto ciò che le ostacola, nella vita e nel mestiere, e il cerchio si è completato con “Maschile Singolare”. “Le donne sono per forza di cose più abituate a vivere, operando multitasking, di qui la pluralità, gli uomini no: una cosa alla volta, ecco la singolarità”. ha messo in luce l’autrice. Con l’incontro in presenza di venerdì si è chiuso il cerchio. D’Errico ha incontrato dieci uomini ai tempi della pandemia  (vigile del fuoco, reporter, osteopatia, psichiatra e psicoterapeuta, ricercatore universitario, creativo delle spettacolo, regista, scultore 3D, startupper) e dialogando loro ha offerto un vivo spaccato delle loro trame professionali e familiari e della concezione e percezione che hanno del genere femminile, purtroppo non di rado ancorato a stereotipi limitanti e riduttivi. Stefano, reporter di alto livello che si è ridefinito dopo la morte della madre di sua figlia dedicandosi all’insegnamento per meglio accudire la bambina, si è collegato da Torino e ha detto: “Non sono un mammo, solo un papà che cerca di fare del suo meglio”, ha detto.

“Le mie indagini e i miei incontri proseguiranno con gli adolescenti così toccati dalla pandemia -ha rimarcato la D’Errico - fatte salve tutte le cautele della privacy” e le imprenditrici artigiane l’hanno incoraggiata sottolineando che si tratta di un approfondimento di cui si avverte una fortissima esigenza nelle famiglie. “e dando la loro disponibilità a collaborare per facilitare l'indagine.. "Un incontro che ci ha molto arricchito quello con Giorgia D’Errico - ha concluso la presidente Lorena Fantozzi -,  degna apertura dell’annata formativa e di attività del Gruppo Donne Impresa Confartigianato di Cesena”.

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