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Cronaca

"L'Ausl nega la fisioterapia a mia figlia disabile. E' già in carrozzina, la vuole per sempre a letto?"

Ha una figlia disabile di 15 anni, colpita da una paralisi cerebrale. “Porta il pannolone e va imboccata”, sintetizza la madre disperata

Ha una figlia disabile di 15 anni, colpita da una paralisi cerebrale. “Porta il pannolone e va imboccata”, sintetizza la madre disperata, per indicare le condizioni della figlia e per protestare quello che ritiene un ennesimo sopruso. “Mi hanno appena comunicato che mia figlia non avrà più il sostegno della fisioterapia da parte dell'Ausl”. La fisioterapia per una disabile grave come questa 15enne è fondamentale, tanto più nell'età dello sviluppo fisico. “Altrimenti si accorciano i nervi e l'unica soluzione diventa quella chirurgica. E' già su una carrozzina, vogliono che finisca a letto?” sbotta la donna, che vive a Cesena assieme alla sua famiglia. Ed ancora: “Devo farmela a pagamento?”. Secondo quanto ricostruisce la madre il servizio, che è stato erogato anche negli anni scorsi, è stato sospeso all'improvviso. “C'era già una data per iniziare l'ora di fisioterapia alla settimana e i servizi sociali del Comune si stavano già organizzando col pulmino per permettere il trasporto”. Poi però l'Ausl avrebbe cancellato il programma. “E' successo anche in passato, è un tira e molla continuo. Un anno venne mandato un educatore a domicilio, ma un educatore non è un fisioterapista”, spiega. E chiedendo un cambio di rotta conclude arrabbiata: “A questi ragazzi disabili andrebbe dato di più, e invece si dà sempre meno”.
 

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