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Cronaca Cesenatico

L'addio a Tinin Mantegazza sotto la sua Vela: "Un simbolo di luce, ogni sera ci saluterà"

Cesenatico ha dato l'ultimo affettuoso saluto all'artista sotto la Vela di Luce, la sua creazione. Tanti artisti presenti, da Cochi e Renato a Roberto Vecchioni

Cesenatico ha tributato un doveroso e affettuoso ultimo saluto a Tinin Mantegazza, il poliedrico artista morto domenica sera a 89 anni. Un funerale laico sotto la 'sua' Vela in cui non poteva mancare l'inseparabile moglie Velia, il sindaco Matteo Gozzoli e tanti artisti che gli hanno reso omaggio tra cui Roberto Vecchioni, Cochi e Renato e Raoul Casadei.

Il feretro è partito dall'ospedale "Marconi" intorno alle 15,30 per giungere alle 16 alla Vela di Luce, la sua creazione riqualificata e riaccesa lo scorso Natale, nei pressi del mercato ittico di Ponente.

L'ultimo saluto a Tinin (foto di Francesco Botta)

"Diamo l'ultimo saluto a Tinin in un luogo particolare - ha detto il sindaco Matteo Gozzoli - qualche mese fa abbiamo riacceso la Vela di Luce dopo tanto tempo. Voglio ricordare Tinin sorridente, l'8 settembre dell'anno scorso in questo luogo. Essere qui è il modo migliore per salutarlo e ricordarlo. Abbiamo perso un artista, un uomo importante, e un umanista importante che ha dato tanto al nostro territorio, come a tutta Italia. Nella tristezza di questo addio c'è anche l'allegria di vedere tante persone per lui, e di poterlo salutare sotto un simbolo di luce. Quando questa vela si accenderà Tinin ci saluterà ogni sera".

VIDEO - Mantegazza ricordato dagli amici sotto la sua Vela

Cesenaticense di adozione

Artista, illustratore e scenografo, noto per essere stato il creatore dell'uccello Dodò, pupazzo protagonista della storica trasmissione per bambini della Rai 'L'albero azzurro', che quest'anno festeggia il trentennale. Mantegazza, originario di Varazze (Savona), vissuto a Milano e infine trapiantato a Cesenatico, dove viveva in una casa-studio con vista sul porto, era stato ricoverato per un malore all'ospedale Bufalini di Cesena.

Un anno fa il Comune di Bagnacavallo (Ravenna) gli aveva dedicato una mostra, 'Le sette vite di un creativo irriverente', in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri, per ripercorrere la sua carriera artistica e le invenzioni con cui ha segnato la cultura italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Mantegazza, instancabile mente creativa, ha saputo spaziare con capacità e disinvoltura dal giornalismo alla regia, dalla tv all'animazione culturale, all'organizzazione teatrale. È stato tra l'altro animatore dei primi anni del cabaret milanese e fra le sue realizzazioni più note al grande pubblico c'è anche il celebre 'sig.Toto' delle schede di approfondimento di Enzo Biagi.

Nel febbraio dello scorso anno era stato festeggiato al Museo della Marineria di Cesenatico per il suo compleanno e aveva presentato l'ultimo libro di racconti, 'Restituiamo Roma al Vaticano (con tante scuse)', edito da Corsiero. "Perdiamo un artista unico - ha commentato il sindaco Matteo Gozzoli - e in grado di trasmettere tanto anche in valori. Tuttavia voglio ricordare Tinin con un sorriso e il ricordo della sua 'vela di luce' che siamo riusciti a riaccendere e si illuminerà sul porto di Cesenatico ad ogni calar del sole".

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