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Cronaca

Monopattini, l'87enne investito lotta in Rianimazione. Biserni: "Targhino ed assicurazione". Lucchi: "Prevenzione e sanzioni"

Il grave incidente che ha portato un 87enne in Rianimazione, dopo essere stato investito da un monopattino in via Fiorenzuola, riapre inevitabilmente il dibattito sul tema sicurezza legato a questo mezzo di trasporto 'green'

Il grave incidente che ha portato un 87enne in Rianimazione, dopo essere stato investito da un monopattino in via Fiorenzuola, riapre inevitabilmente il dibattito sul tema sicurezza legato a questo mezzo di trasporto 'green' tanto in voga in particolare tra giovani e giovanissimi. Intanto il signore classe 1934 continua a lottare nella Terapia intensiva del Bufalini, la situazione è molto delicata visto il forte trauma alla testa e l'età avanzata, la prognosi resta riservata.

L'arrivo dei monopattini in città è stata sicuramente una novità non di poco conto, ma accompagnata da polemiche e segnalazioni di un uso spesso troppo 'disinvolto'  del mezzo. Velocità eccessiva, con i ragazzi che spesso hanno sfrecciato per le vie del centro, in due o a volte addirittura in tre, nell'estate 2020 fioccarono le segnalazioni, anche relative ad un abbandono 'selvaggio' dei monopattini. Non sono mancati gli incidenti, come quello grave accaduto purtroppo mercoledì in via Fiorenzuola. Si ricorda nel settembre 2020 una donna travolta in pieno centro storico (Piazza Giovanni Paolo II), fortunatamente ferita in modo non grave.

Tutto questo aveva innescato un 'giro di vite' da parte dell'amministrazione comunale, a fine settembre 2020 in una settimana erano state staccate 17 multe. Ma in particolare per i monopattini a noleggio, si era intervenuti sul software per limitare la velocità a 10 chilometri orari nel centro storico e a 6 chilometri orari nelle aree pedonali.

L'assessore Francesca Lucchi aveva sottolineato la necessità di momenti di formazione ed educazione all'uso corretto di questo mezzo, non potendosi introdurre un patentino per un monopattino che è considerato alla stregua di una bicicletta. Dati alla mano, sono mezzi non assicurati come le bici, ma i monopattini sembrano fare più danni, forse anche perchè hanno conquistato i giovanissimi (il limite di età per guidarli è 14 anni).

Tornando ancora di più a ritroso era la fine del 2019 quando in città arrivarono i segnali sperimentali 'micromobilità elettrica' inizialmente piuttosto misteriosi, che preannunciavano in pratica la rivoluzione negli spostamenti brevi. I nuovi cartelli apparsi in diverse zone della città segnalano che è possibile la circolazione dei mezzi di micromobilità elettrica (monopattini o segway) sulle strade dov’è previsto il limite dei 30 chilometri orari e sulle piste ciclabili.

L'impennata di incidenti apre anche e soprattuto la questione di un'assicurazione obbligatoria, attualmente non prevista, per i monopattini elettrici. Oggi chi investe una persona si sobbarca tutti i danni. La Regione Lombardia ad esempio sta valutando di introdurre sia il divieto dei monopattini per i minorenni, sia l'introduzione dell'obbligo di assicurazione di responsabilità civile verso terzi.

Una strada che potrebbe essere intrapresa a livello nazionale, anche considerando che a luglio 2022 finirà il periodo di sperimentazione. Pare che alcune assicurazioni stiano già preparando degli strumenti ad hoc per la copertura dei danni prodotti a terzi, fino alla tutela legale. L'assicurazione in Europa è obbligatoria  in Germania e Francia, in italia non aiuta l'equiparazione ai 'velocipidi', strada che si è seguita per semplificare e aiutare la diffusione di queste forme di micromobilità elettrica.

"Spesso manca il rispetto delle regole". I possibili correttivi sul piano normativo

Sul tema interviene il Presidente dell'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale Asaps di Forlì, Giordano Biserni che riporta il dato dei 7 morti in italia nel 2021 in incidenti legati all'uso dei monopattini. "Un numero non indifferente se si considera il parco mezzi in Italia che è di circa 200mila unità, numeri che ne dimostrano la pericolosità".

Intervista Asaps Biserni-2-2

"Il monopattino - dettaglia Biserni - non va beatificato, ma neanche criminalizzato. I correttivi da introdurre subito sono targhino e assicurazione obbligatoria anche per quelli privati. Per quelli in sharing la copertura già c'è sulla base dei contratti stipulati per la concessione del servizio". 

Per Biserni sarebbe necessario anche introdurre "il casco obbligatorio per tutti, anche per chi ha più di 18 anni, ma il vero nodo è applicare le normative esistenti, soprattutto all'inizio sono mancati i controlli, questo mezzo green è stato preso come un gioco. In realtà la guida di un monopattino richiede un certo equilibrio mentale e fisico. Bisogna far rispettare le regole, penso a chi guida contromano o trasporta altre persone, ed inoltre valuterei il divieto di utilizzo per i minori di anni 16".

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Sulla questione monopattini interviene anche l'assessore all'ambiente del Comune di Cesena Francesca Lucchi. "L'obbligo di assicurazione è una misura condivisibile ma non aiuta a prevenire gli incidenti. Bisogna insistere sui temi della prevenzione ed educazione, e soprattutto le regole devono essere rispettate. La Polizia locale è molto attiva nei controlli, e nelle relative sanzioni quando le regole vengono violate. E' importante puntare sulla sicurezza stradale su tutti i mezzi di trasporto, ormai il monopattino non è più un qualcosa di 'nuovo' ma probabilmente gli incidenti che coinvolgono questo mezzo attirano di più l'attenzione. C'è da dire che in realtà i numeri dei sinistri non sono così elevati". Un'ulteriore stretta? "Spetta al Parlamento valutare l'introduzione di altri correttivi, è positivo tutto quello che aumenta la sicurezza, ma la cosa più importante è che le regole del codice della strada siano rispettate da tutti, anche automobilisti, ciclisti e pedoni".

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