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Cronaca

'Io apro', la pizzeria multata sospende la protesta: "Siamo stati quasi gli unici a rischiare"

La pizzeria Qbio di Cesena sospende la protesta ma "non ci siamo arresi, il settore ha bisogno di aiuto, e noi proprio per quello abbiamo aderito"

Sono stati aperti dalle 18.30 alle 22 fino al 16 gennaio, aderendo alla protesta pacifica #ioapro, poi, dopo essere stati multati e oggetto del procedimento di chiusura, il gruppo Qbio (che ha la pizzeria Qbio di Cesena, il QCorner di Faenza, il QCorner di Forlì e l'azienda agricola Qfarm), con un post su Fb dove ringraziava tutti i clienti che li hanno sostenuti, ha deciso di sospendere l'apertura interrompendo la manifestazione.

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"Informiamo la gentile clientela che il Qbio sospende da oggi la manifestazione messa in atto a difesa delle categorie ristoranti, bar, palestre attraverso l’adesione dell’iniziativa #ioapro - si legge su Fb - Ringraziamo la gentile clientela per l’enorme adesione e calore dimostrato nei confronti dei sentiti problemi, di aver per altro rischiato tanto insieme a noi. Avete dimostrato coraggio e speriamo che possa essere servito a far riflettere un poco tutti e a dare spunti ai poteri statali nelle decisioni future. Speriamo bene. Da oggi si torna a rispettare le norme come da ultimo Dpcm. Grazie a tutti i colleghi coraggiosi che hanno aderito insieme a noi. Grazie a tutte le forze dell'ordine coinvolte inevitabilmente e che, con estrema gentilezza, velocità e fermezza, hanno svolto la loro mansione".

Poi passano a dare i risultati della manifestazione. "Qbio Cesena (colpito e affondato con provvedimento di 5 giorni di chiusura immediata e procedimento penale al legale rappresentante), Qcorner Forli (salvo), QCorner Faenza (affondato 5 gg), Qfarm (az agricola) la nostra salvezza sempre".

In pratica hanno provato a resistere e a dare sostanza alla manifestazione ma alla fine, a pesare sulla durata dell'iniziativa di protesta è stato il fatto che Qbio è uno stesso gruppo che opera su 3 comuni con 3 locali e che coinvolge 2 prefetture diverse. Lo sforzo è stato grande. "E' naturale che la cosa - scrivono ancora su Fb, per spiegare l'interruzione della manifestazione - partendo da puramente dimostrativa possa avere una pausa di riflessione. Siamo stati quasi gli unici e molto visibili".

E a chi, su Fb, li accusa di essersi arresi subito invece di proseguire com'è accaduto in altri luoghi d'Italia (tra l'altro pochissimi), il gruppo Qbio risponde che "non è una questione di arrendersi, il settore ha bisogno di aiuto, e noi proprio per quello abbiamo aderito".

Il loro messaggio, infatti l'hanno scritto e ripetuto con chiarezza più volte. "Il buon senso è quello che salva da leggi spesso totalmente inapplicate o spesso lette e interpretate dalla magistratura stessa. Il buon senso di riuscire a far lavorare bar, ristoranti, palestre è applicare norme con durezza solo a chi compie azioni incivili - scrivono su Fb spiegando cosa voler dire al governo in un momento così difficile per tutti, ma soprattutto per alcune categorie - I ristoratori e le categorie elencate hanno dimostrato serietà, in qualsiasi posizione si siano messi. Siamo persone serie. Noi ci appelliamo al buon senso, a clienti consapevoli di essere in pandemia e alle istituzioni che capiscano che è il momento di dare fiducia alle imprese giù collassate e a un pubblico ormai consapevole di ciò che stiamo vivendo". 

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