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Cronaca

Inquinamento elettromagnetico: tre anni di monitoraggio sui punti critici della città

il Comune di Cesena sta per siglare con Arpa Emilia - Romagna una convenzione per monitorare nell'arco di tre anni l'attività di questi impianti e l'inquinamento elettromagnetico che ne deriva. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale che nei giorni scorsi ha approvato lo schema dell'accordo

Impianti di telefonia mobile e linee elettriche sotto la lente: il Comune di Cesena sta per siglare con Arpa Emilia – Romagna una convenzione per monitorare nell’arco di tre anni l’attività di questi impianti e l’inquinamento elettromagnetico che ne deriva. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale che nei giorni scorsi ha approvato lo schema dell’accordo.

“Con  questa convenzione – sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Lucchi – andiamo a concretizzare l’impegno assunto nel programma di mandato di verificare periodicamente l’impatto elettromagnetico dei sistemi a radiofrequenza sul territorio. Come abbiamo spiegato in più occasioni, con la normativa attuale, per le nuove installazioni è richiesto il parere di Arpa e Ausl, ma non del Comune. Ma nonostante ciò, riteniamo doveroso promuovere un controllo specifico, soprattutto per la tranquillità dei nostri concittadini. In particolare, tali monitoraggi daranno modo all’amministrazione di avere sotto controllo le principali sorgenti elettromagnetiche della nostra città. Anche se occorre ricordare che nella nostra vita quotidiana sono ormai molteplici le fonti di esposizione, a cominciare dai telefoni cellulari che tutti utilizziamo”.

Sulla base dell’accordo fra Comune e Arpa, la campagna di monitoraggio si svolgerà da quest’anno fino al 2017, e prevede  una serie di controlli a campione sulle sorgenti elettromagnetiche ad alta e a bassa frequenza  presenti sul territorio comunale, dove si trovano 105 antenne per la telefonia mobile, e una ventina di antenne per le trasmissioni radio e tv.

Secondo l’accordo, per quanto riguarda i campi magnetici ad alta frequenza, ogni anno dovranno essere prese in esame 5 riconfigurazioni di sorgenti già esistenti, 5 nuove installazioni (e in caso non si registrassero nuove installazioni, i controlli saranno svolti su impianti esistenti), 5 configurazioni individuate in base alla maggiore criticità per contesto costruttivo e localizzazione; inoltre, dovranno essere eseguite 20 simulazioni presso private abitazioni.

A questo tipo di interventi si aggiungerà una serie di misurazioni dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (Elf): 5 su siti sensibili (di cui uno presso cabine di trasformazione secondarie) e 15 punti individuati in base a criticità della rete di distribuzione. Oltre a eseguire i controlli, Arpa avrà anche il compito di tracciare una rappresentazione delle curve di isolivello dei campi elettromagnetici a tre diverse altezze, che graficamente e sulla cartografia andranno a delimitare le aree di campo elettromagnetico a partire dalla stazione radio base. Per lo svolgimento di queste indagini nell’arco di tre anni, il Comune ha stanziato una somma di 63mila euro.

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