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Cronaca

Contrasto alla violenza di genere e pari opportunità: ecco il nutrito programma di attività

Un risultato raggiunto grazie all’alleanza fra amministrazione comunale, associazionismo e mondo dell’educazione

NUOVE FORME DI COLLABORAZIONE - Per potenziare ulteriormente questo lavoro di squadra, nel 2017 si metteranno in campo nuove forme di collaborazione, in particolare per dirimere casi difficili e situazioni complesse. Fra esse, l’avvio di un coordinamento specialistico fra i vari enti coinvolti e la sperimentazione di gruppi di sostegno psicologico, per stimolare le donne vittime del problema a intraprendere percorsi di uscita condivisi con gli operatori. In programma, inoltre, entro giugno due iniziative di formazione per quegli operatori che nello svolgimento del loro lavoro possono imbattersi a casi di violenza, in modo che siano in grado di riconoscerne immediatamente i segnali. Il primo sarà un momento di “formazione oltre la strada”, e offrirà agli operatori di strada competenze per affrontare, in particolare, casi che coinvolgano stranieri o profughi.

Il secondo corso sarà, invece, centrato sul cosiddetto ‘metodo Sara”, dove Sara è l’acronimo per “Spousal Assault Risk Assessment”, cioè la valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza interpersonale fra partners. Si tratta di una metodica messa a punto in Canada da un gruppo di esperti per individuare se e quanto un uomo che ha agito violenza nei confronti della propria partner (moglie, fidanzata, convivente), o ex-partner, è a rischio, nel breve o nel lungo termine, di usare nuovamente violenza.

SCUOLE - Molta attenzione viene rivolta alle giovani generazioni, con progetti specifici da svolgere nelle scuole. E’ già partito (in collaborazione con la cooperativa Libra, il Gruppo Consorti Rotary e Grafica Farnedi), il progetto “Io+Io=Noi”, che coinvolge 24 classi di scuole medie inferiori e superiori cesenati: si tratta di un laboratorio che porta i ragazzi a riflettere sulle differenze di genere e il loro rispetto e, contestualmente, a produrre  video o micro-spot che possano trasmettere questo messaggio ai loro coetanei. A settembre, invece, prenderà il via il progetto “Vivi”, promosso in collaborazione con  l’associazione Perledonne e anche in questo caso rivolto a studenti delle classi medie e superiori.

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