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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mercato Saraceno

Infortunio alla Graziani, l'imprenditore: "Non siamo incoscienti, non meritiamo lo sciopero"

“Non siamo un’azienda 'border-line', ma un’azienda corretta, etica e strutturata, e la trasparenza è nel nostro Dna. Abbiamo investito ed investiamo continuamente per la sicurezza"

“Non siamo un’azienda 'border-line', ma un’azienda corretta, etica e strutturata, e la trasparenza è nel nostro Dna. Abbiamo investito ed investiamo continuamente per la sicurezza ed il benessere dei nostri collaboratori, ed i sindacati lo sanno bene”: è quanto spiega Roberto Graziani della 'Graziani Roberto e Fratelli' di Bora di Mercato Saraceno, l'azienda di packaging dove si è verificato la settimana scorsa un incidente sul lavoro nel quale una dipendente con esperienza si è ferita gravemente alla mano, dopo che le dita si sono incastrate in un rullo.

Ricorda ancora Graziani: “Abbiamo riconfermato il contratto aziendale nel 2021 con continue e costanti migliorie, distribuendo nel corso dell’anno anche premi extra non dovuti, per aiutare i nostri collaboratori. Rispettiamo attentamente orari e pause di lavoro come da accordi sindacali, il turno della notte usufruisce da anni di un extra contribuzione superiore del 25% all’accordo nazionale. Gli ambienti di lavoro sono tutti condizionati e durante la pandemia, per maggiore sicurezza delle persone, abbiamo effettuato sanificazioni settimanali dell’intero stabilimento. Siamo circondati di consulenti esperti e competenti in materia di sicurezza, ambiente e qualità del lavoro. Nel settore produttivo da oltre un anno, abbiamo la presenza di una società qualificata a livello mondiale, quale la Bonfiglioli Consulting Group, per migliorare i processi e le pratiche di lavoro del personale. Svolgiamo formazione e accompagnamento 12 mesi l’anno. Abbiamo macchinari di fabbricazione italiana e francese, il top”.

E analizza l'incidente Roberto Graziani: “Un problema evidentemente lo abbiamo però: le nostre linee produttive non sono imponenti, bensì leggere e snelle, e questo crea altrettanta evidente confidenza psicologica, ed abbiamo statistiche interne ben precise in proposito. La nostra sinistrosità dell’ultimo triennio, 2018 – 2020, notificata a Dicembre 2021 dall’Inail, risulta inferiore del 30% sulla media nazionale di settore. Alternative? Si esistono, con automazione completa ed eliminazione di buona parte dei posti di lavoro. La produzione è gestita da un direttore operativo, un responsabile di settore, un programmatore, tre capiturno e due riserve. Non abbiamo nulla da nascondere ma ciò non esclude chiaramente l’importanza di un infortunio”.

“Siamo sempre alla ricerca di migliorie e se così non fosse non saremmo fornitori certificati, con relative visite ispettive, di tante aziende italiane ed internazionali di livello mondiale. Siamo sempre alla ricerca comunque di soluzioni da valutare con le maestranze, ma è troppo facile - rivolgendomi ai sindacati, che hanno sempre trovato porte aperte nella nostra azienda – chiedere di sedersi al tavolo per discutere sistematicamente di concessioni economiche, e poi in occasione di altri problemi, fare sparate e proclamare scioperi di avvertimento”. E conclude: “La Rsu naturalmente era informata, anche perché la persona infortunata ne fa parte. Infine, dico che non ci nasconderemo mai di fronte alle nostra responsabilità, ma non accettiamo di essere trattati da incoscienti, e la storia della nostra famiglia ne è la conferma”.

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