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Cronaca

Caso Teverini, le indagini aggrappate ad un brandello di biancheria intima

A quest'ultimo reperto si attaccano le indagini-bis sulla scomparsa di Manuela Teverini, datata ormai sedici anni fa

Un piccolo brandello di tessuto, quello che appare un deteriorato pezzo di sottoveste o biancheria intima: a quest'ultimo reperto si attaccano le indagini-bis sulla scomparsa di Manuela Teverini, datata ormai sedici anni fa. A spronare a procedere con gli accertamenti giudiziari è, ancora una volta, la figlia Lisa Alessandri ospite nella trasmissione “Chi l'ha visto?” di mercoledì sera. Tuttavia, gli elementi in mano alla Procura della Repubblica di Forlì, nonostante i notevoli sforzi profusi nella ricerca di ulteriori indizi, sono abbastanza scarsi, tanto più che, all'analisi, è emerso che le ossa ritrovate negli scavi nel boschetto vicino alla casa dell'ex marito Costante Alessandri non sono umane, ma appartengono ad un animale di grossa taglia.

Nel corso di quegli scavi, avvenuti nella prima metà di novembre, è emerso anche questo brandello di tessuto. Su questo le analisi si fanno ancora più complesse e costose. Un pre-accertamento, infatti, dovrà dire se quel pezzetto che pare appartenere ad una sottoveste o a della biancheria intima  è in uno stato di conservazione sufficiente per effettuare sopra delle più accurate indagini biologiche. Esami che, però, si prospettano lunghi e dall'esito incerto. Il caso, in mano alla Squadra Mobile della Questura di Forlì, quindi, è ancora aperto.

IL REBUS DELLA SCOMPARSA DI MANUELA E LE INDAGINI ==> continua

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