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Cronaca

Inchiesta sul Cesena Calcio, rinvii a giudizio per l'evasione fiscale e il "caso nevone"

E' quanto stato definito al termine di una lunga udienza preliminare al Tribunale di Forlì in cui sono stati esaminati congiuntamente due procedimenti penali paralleli

Una raffica di rinvii a giudizio sulla passata gestione del Cesena. E' quanto stato definito al termine di una lunga udienza preliminare al Tribunale di Forlì in cui sono stati esaminati congiuntamente due procedimenti penali paralleli. La vicenda è quella più volte finita sulla ribalta delle cronache: una gestione dei bilanci della società calcistica basati - secondo la Procura - su fatture false o gonfiate e raggiri vari per evadere il fisco e distrarre il capitale della società. Per l'indagine "Ippocampo" sono anche recentemente scattati dei sequestri di conti correnti e beni immobili, così da garantire lo Stato nei suoi crediti fiscali in caso di condanna. 

L'attività investigativa della Procura di Forlì sul Cesena Calcio, infatti, ha avuto come esito l'avvio di una serie di azioni penali anche per reati diversi. Nelle udienze di ieri, davanti al Gip Luisa Del Bianco, è stato esaminato il caso che colpì notevolmente l'opinione pubblica all'epoca della sua rivelazione, quello delle fatture  relative al "nevone" del 2012 per centinaiai di migliaia di euro.

All'epoca, infatti, per garantire la normale attività del Cesena sarebbe stata eseguita un'opera di rimozione della neve sia dallo stadio Manuzzi, sia dal campo di allenamento di Villa Silvia. Secondo il bilancio ufficiale del Cesena quell'intervento straordinario dovuto alla storica nevicata costò almeno 220mila euro con l'intervento di una ditta esterna, quando invece i lavori sarebbero stati eseguiti in proprio, da personale dipendente del Cesena Calcio. Dietro questo giro di fatture per lavori in realtà non eseguiti ci sarebbe stata, secondo l'accusa, un evasione fiscale.

Nel secondo filone, invece, si analizzano tutta una serie di operazioni finanziarie per un importo di quasi 4 milioni di euro, avvenute nell'arco di un paio d'anni dal 2010 al 2012, anche in questo caso con contestazioni di tipo fiscale. 

I processi davanti al tribunale monocratico partiranno nella primavera del 2017 (il 27 marzo e il 27 febbraio). Gli imputati sono quelli noti: le figure centrali, infatti, restano in assoluto quelle dell'ex presidente Igor Campedelli e gli imprenditori Potito Trovato e Coclite Mastrorazio. Nel secondo procedimento anche Maurizio Marin, Luca Mancini, il commercialista Luca Leoni e altre figure . E' stata stralciata per un motivo tecnico la posizione dell'attuale presidente Giorgio Lugaresi, per un vizio di notifica. La sua posizione è più defilata e deriva dal fatto che l'anno in cui si insediò firmò della documentazione fiscale dell'anno precedente, che però venne operativamente gestito da Campedelli. La notizia viene riportatata dalla stampa locale.

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