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Cronaca

Inchiesta sul Cesena. Pransani si chiama fuori: "Indagato, ma estraneo ai fatti"

Graziano Pransani, Vice Presidente dell'AC Cesena, esce pubblicamente e si smarca dalle accuse che muovono in questi giorni l'inchiesta sul Cesena Calcio. Pransani, infatti, si trova anch'egli indagato

Graziano Pransani, Vice Presidente dell'AC Cesena, esce pubblicamente e si smarca dalle accuse che muovono in questi giorni l'inchiesta sul Cesena Calcio. Pransani, infatti, si trova anch'egli indagato in quanto facente parte della precedente gestione di Igor Campedelli, ma è l'unico ad avere ancora ruoli attivi nella società. Anche lui ha votato in cda la scelta di fare un esposto alla magistratura e ha ricevuto pieno sostegno anche dall'attuale presidente Giorgio Lugaresi.

Con una lettera pubblica ai tifosi vuole quindi segnalare la sua estraneità ai fatti e rimarcare la sua peculiare posizione. Ecco quanto scrive: “Cari amici e tifosi del Cesena, già da molti giorni il mio nome appare tra gli indagati dalla Procura della Repubblica di Forlì, per la gestione dell'era di Igor Campedelli e sono arrivato alla determinazione di cercare di fare chiarezza sul mio comportamento all'interno dell'AC Cesena in quel breve periodo dove ho continuato a ricoprire la carica di Vice Presidente per favorire il passaggio di consegne, ma senza mai avere un ruolo operativo”.

VERIFICA LEGALE. Continua Pransani: “Per fare questo, ho chiesto al Consiglio di Amministrazione della nostra Società di verificare coi nostri professionisti legali e amministrativi se effettivamente ho delle responsabilità, anche minime, sulla gestione degli ultimi cinque o sei anni. Tutti i consiglieri presenti, col Presidente in testa, hanno potuto verificare e ascoltare la relazione dei legali e commercialisti che hanno evidenziato la mia assoluta estraneità a scorrettezze che vengono imputate a tutti e quattro gli inquisiti”.

FIDUCIA RINNOVATA. “Tutti i consiglieri del Cesena si sono mostrati convinti di questo e vi assicuro che se avessi letto nei loro occhi, anche un minimo dubbio sulla mia onestà, mi sarei, con immenso dispiacere, immediatamente dimesso. Alcuni mesi fa, ho approvato, all'unanimità dei presenti del Cda, la volontà di produrre un Esposto al commissariato di Cesena, per fatti che ci parevano poco chiari e anche per questo, le indagini già in corso, hanno avuto un impulso che ha prodotto in poco tempo un'accelerazione importante. Condivido l'idea che la Squadra della nostra Città, sia un bene prezioso da difendere per il bene di tutta la Romagna e per questo mi sono rimesso in gioco come tutti gli altri amici che si prodigano per cercare di salvare l'AC Cesena. E condivido pure l'idea che se ciò che sta emergendo dalle indagini, venisse confermato, gli autori dovranno risponderne pesantemente”.

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