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Cronaca

Incendio alla 'Amadori', Fabbri (Verdi): "E' l'ennesimo incidente"

Nella notte di sabato scorso, un imponente incendio ha distrutto un impianto di depurazione dell'aria nell'azienda industriale Amadori a San Vittore di Cesena. Fabbri (Verdi): "Adesso servono fatti concreti"

Nella notte di sabato scorso, un imponente incendio ha distrutto un impianto di depurazione dell'aria nell'azienda industriale Amadori a San Vittore di Cesena. L'area è quella dell'impianto del rendering, e cioè l'impianto di trattamento dei sottoprodotti della macellazione avicola (sangue, carne e piume) per la produzione di farine proteiche (alimenti per cani e gatti). "La fortuna ha voluto che non ci sono stati feriti - ha detto Davide Fabbri, (Ecologisti e Civici di Cesena – Verdi europei) - Ancora incerte le cause dell'imponente incendio"

"Questo ennesimo e gravissimo incidente da Amadori - dice Fabbri - impone una riflessione. Noi non dimentichiamo: nel febbraio del 2010 ci fu un gravissimo incidente sul lavoro avvenuto presso lo stesso stabilimento industriale: un elettricista fu ricoverato in Rianimazione all’Ospedale Bufalini di Cesena in prognosi riservata. Ora servono ora fatti concreti per evitare nuovi incidenti. A cominciare dall’approvazione e realizzazione di un nuovo Rendering (in sostituzione dell’esistente e obsoleto) all’interno dello stabilimento di Amadori dove oggi lavorano 2.500 lavoratori. Il nuovo Rendering, dal punto di vista realizzativo, è in grave ritardo rispetto alle previsioni annunciate da tempo da Amadori relativamente al Piano di Sviluppo del sito produttivo di S.Vittore".

"Sarebbe importante - continua Fabbri - conoscere i motivi di tale ritardo, chiedendo all'azienda Amadori di uscire dall’irragionevole silenzio-stampa: il nuovo Rendering deve essere più sicuro e più efficiente, deve essere dotato di impianti a tecnologia avanzata, deve garantire eccellenti condizioni di sicurezza nel lavoro, e forte abbattimento dei cattivi odori e degli inquinanti per l’ambiente, ora ben presenti".

"Pertanto chiediamo con forza al Gruppo Amadori, ben dotato economicamente, con utili aziendali pazzeschi a tanti zeri, di aumentare le risorse economiche per l’acquisto di moderne tecnologie nei processi produttivi e l’assunzione di tecnici della prevenzione e dell’ambiente nei luoghi di lavoro; chiediamo all’A.USL di Cesena di potenziare le attività di ispezione e di controllo sul territorio (occorre incrementare le risorse del fondo del Servizio Sanitario Regionale, per dotare il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’A.Usl di Cesena di uomini, mezzi, strumenti e risorse per una efficace prevenzione); chiediamo al Sindaco di Cesena Paolo Lucchi di far diventare centrale la questione sicurezza per le nostre aziende produttive, che devono considerarla una priorità, con l’investimento delle dovute e opportune risorse".

"Ora l'ARPA, l'USL e la Procura della Repubblica - conclude l'esponente dei Verdi - devono accertare accuratamente e rapidamente le cause dell’incidente e verificare le eventuali responsabilità. Dopo questo ennesimo incidente aziendale, la ditta Amadori, le istituzioni, i lavoratori devono sentirsi tutti chiamati in causa nel promuovere una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro nel settore della trasformazione alimentare, che deve essere un tema sempre al centro dell’attenzione della politica e delle istituzioni".

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