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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Longiano

Maxi-incendio: non resta che lo scheletro del capannone, indagini sulle cause

Sono in corso le indagini per risalire all'origine dell'incendio a Budrio di Longiano nella serata di Pasquetta

NESSUN PERICOLO DI INTOSSICAZIONE – L'area è stata presidiata dai carabinieri di Longiano, Gambettola  e Cesenatico, che hanno impedito il transito sulla via Emilia e hanno tenuto a debita distanza le centinaia di curiosi che si sono assiepati nell'area dell'intervento, richiamati dalla distruttività dell'incendio. Non è stata operata alcuna evacuazione, ma solo degli allontanamenti temporanei per precauzione di un numero limitato di persone. Visto il tipo di materiale andato in fumo, vale a dire essenzialmente dei prodotti di carta, non è scattato alcun allarme sulla tossicità dei fumi. Sul posto si sono comunque portate della ambulanze per malori non gravi.

Maxi-rogo, il "day after" (Davide Sapone)

MALORE PER IL PROPRIETARIO – Il personale dell'ambulanza del 118 ha anche prestato soccorso al titolare della “Longiano Imballaggi” che giunto sul posto si è reso conto immediatamente della vastità della distruzione e ha accusato quindi un malore. L'uomo è stato portato sull'ambulanza per le cure e per monitorarlo. Per fortuna si è trattato solo di un lieve malore, anche se lo choc è stato comprensibilmente forte. Il capannone appartiene ad una società di Savignano, una società diversa dalla Srl che si trova all'interno. 

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LE CAUSE DEL ROGO – Ancora presto individuare le cause di un incendio così distruttivo, dal momento che non è ancora possibile entrare all'interno di quello che resta del capannone e che, probabilmente, le fiamme hanno divorato qualsiasi elemento utile per questo tipo di indagine. Sull'origine del rogo sono al lavoro due ispettori specializzati dei Vigili del Fuoco e i carabinieri della compagnia di Cesenatico, comandati dal capitano Francesco Esposito. Esternamente non sono stati individuati segni evidenti di dolo, come taniche o recinzioni divelte. All'avvio del rogo è stato udito dai residenti un boato ed altri successivi scoppi. Gli inquirenti sono al lavoro anche su quest'aspetto sebbene nelle fasi iniziali degli incendi in attività industriali non sono infrequenti degli scoppi magari di barattoli di materiale infiammabile, vetrate etc. All'interno non si trovavano, in ogni caso, bombole di gpl.

Incendio in un'azienda sulla via Emilia (foto di Mattia Graziani)

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