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Cronaca

Sempre più senzatetto: un privato ci mette una palazzina, le associazioni la gestione

La progressione nel comune di Cesena verso i servizi di accoglienza notturna evidenziano l'ampliarsi del fenomeno

Un nuovo dormitorio per senza tetto a Cesena. Ad inaugurarlo in via Costa 108 sono stati il vescovo Douglas Regattieri, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'assessore Simona Benedetti. Dal primo di dicembre fino ad aprile accoglierà dodici persone, dalle venti alle otto del mattino seguente, che non hanno un posto da dormire alla notte. Per un mese verrà garantito alla singola persona l'alloggio, poi ne subentreranno altri a seconda se i primi hanno trovato modo di sistemarsi in altra maniera. A tutti la possibilità di avere una cena calda, un letto pulito, e di potersi lavare. Su loro vigileranno e prepareranno il pasto serale dieci volontari che porteranno  il cibo preparato in casa propria. Tutto questo grazie ad un cittadino privato che ha messo a disposizione il piano inferiore della palazzina e al comune di Cesena che contribuisce alle spese generali.

Per giungere a questo è stata realizzata una sinergia tra enti che, pur avendo come obiettivo, tra altri, l'assistenza dei più indigenti, mai hanno perseguito obiettivi in comune. Nella fattispecie è stato stabilito un accordo per una "Comunità Accogliente" tra Arci Solidarietà, Associazione Papa Giovanni XXXIII, Auser Cesena, Caritas Diocesana, Cgil e Spi Cgil, Cisl Romagna, Istituto “Lugaresi” Cesena, Associazione Misericordia Valle Savio. “Credo che sia la prima volta di una sinergia di questo tenore - dice Giancarlo Dall'Ara del comitato promotore - tra associazioni molti diverse fra loro anche se con obiettivi comuni. Ci siamo incontrati varie volte da luglio di quest'anno quando ci siamo posti il problema di coloro che escono dai Cas e dallo Sprar e non sanno dove andare, In pratica si è trattato di organizzare una seconda accoglienza".

Inaugurato un nuovo dormitorio (foto di Piero Pasini)

"Questo dormitorio - continua Dall'Ara - non risolve il problema, ma dà un aiuto seppure limitato. Noi vogliamo continuare in questo progetto che è orientato verso l'integrazione e per questo puntiamo a creare occasioni di lavoro e procedere verso la conoscenza, da parte loro, della lingua italiana". "Mi sento di avvicinare questo dormitorio - dice il vescovo Douglas Regattieri - offerto da un privato alla capanna dove nacque Gesù. Anche la sua famiglia veniva da lontano e non aveva trovato alloggio se non in una povera capanna. Un passo questo che deve sempre più stimolarci verso l'amicizia e l'aiuto dei più deboli".

La progressione nel comune di Cesena verso i servizi di accoglienza notturna evidenziano l'ampliarsi del fenomeno. Il dormitorio comunale dell'ex Roverella aperto nel 2011 solo nei mesi invernali, oggi funzione per tutti i giorni dell'anno e solo nel 2016 ha accolto complessivamente 125 persone. Ad esso va ad aggiungersi l'Unità di strada “Via delle Stelle”  che solo lo scorso anno ha effettuato 1896 interventi a beneficio di coloro che restano all'addiaccio e il centro sociale “Marmotta Rossa” di corso Cavour che, sempre nello stesso periodo, ha accolto 125 persone. Tuttavia resta difficile quantificare quante persone abbiano bisogno questo servizio e  non se lo nasconde l'assessore Benedetti. "I numeri variano - dice l'assessore - in quanto c'è un frequente via vai tra città. Inoltre circa una decina di bisognosi rifiutano qualsiasi tipo d'aiuto offerto. Ho sentito dire un generico numero di sessanta persone, ma non corrisponde alla realtà. Tuttavia il problema c'è e tende ad aggravarsi, nonostante il grande impegno del comune".

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