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Cronaca

In odore di santità e nel cuore dei cesenati, arriva la docufiction su Padre Guglielmo Gattiani

E’ stata presentata nella mattinata di venerdì la docufiction sulla vita di Padre Guglielmo Gattiani, religioso cappuccino morto il 15 dicembre 1999 a Faenza in concetto di santità

E’ stata presentata nella mattinata di venerdì la docufiction sulla vita di Padre Guglielmo Gattiani, religioso cappuccino morto il 15 dicembre 1999 a Faenza in concetto di santità, di cui è stata presentata ai consultori della Congregazione per le Cause dei Santi la "Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis". Il processo diocesano di beatificazione era stato aperto dalla diocesi di Cesena – Sarsina nel 2006 e si era concluso nel 2011. Successivamente gli atti sono stati inviati alla Santa Sede.

"Un saio rattoppato. La lunga barba. Lo sguardo profondo. La dolcezza nei modi. Il sorriso accogliente. Un fascino che fa giungere a Faenza, nella Chiesa Santuario del Santissimo Crocifisso, centinaia di pellegrini. E la sensazione diffusa nel popolo di avere 'con noi un santo'. Padre Guglielmo Gattiani (1914-1999), dell’Ordine dei Frati minori cappuccini, è stato un sacerdote francescano che ha vissuto, con estrema coerenza, il proprio giovanile ideale di fedeltà al Vangelo, di ricerca della più alta povertà seguendo le orme del Serafico Patriarca Francesco d’Assisi", afferma l’autore del documentario Simone Ortolani. 

"La sua vita è stata un sacrificio spirituale - continua Ortolani - le penitenze nell’alveo della tradizione cappuccina, la conformazione a Cristo Crocifisso, l’ascesi, la ricerca della perfezione, il dominio di se stesso, l’umiltà profonda, la dedizione generosa ed eroica al prossimo, la preghiera incessante e continua, la devozione allo Spirito Santo e alla Madonna. Questo audiovisivo si avvale della testimonianza diretta e preziosa dei sacerdoti e dei fedeli che lo hanno frequentato e vuole sottolineare gli ideali di Padre Guglielmo e gli episodi della sua vita, così speciali, ricchi di significato spirituale e semplici al contempo tanto da evocare i Fioretti di San Francesco, che lo rendono una luce per i suoi tanti figli spirituali e per i fedeli".

Il regista Roberto Vecchi, autore per Rai Due, che con Ortolani ha curato la realizzazione del docufilm "Ersilio" dedicato al cardinale Ersilio Tonini trasmesso da Tv2000, ha sottolineato l’importanza e il significato per il territorio emiliano romagnolo della figura di Padre Guglielmo: il Santuario del Santissimo Crocifisso di Faenza, il convento dei Frati cappuccini di Cesena, dove riposano le spoglie del Servo di Dio, il romitorio del Querceto e il monastero di Lagrimone sono luoghi nei quali la memoria di Padre Guglielmo è particolarmente viva. "Dobbiamo pensare alla valorizzazione di questi luoghi nel contesto televisivo. Auspichiamo – ha dichiarato Vecchi – che gli stessi amministratori pubblici abbiano la lungimiranza di comprendere questo aspetto. La produzione è stata già in parte realizzata, verrà completata e ci impegniamo a farlo entro quest’anno. Il livello della produzione, che potrebbe anche raggiungere standard molto elevati, dipenderà anche dal budget. In questo senso auspichiamo che gli enti pubblici siano attenti e sensibili".

Padre Giuseppe De Carlo, vicepostulatore della causa di beatificazione e di canonizzazione, è intervenuto alla presentazione e si è rallegrato per l’iniziativa: "Ben venga questa iniziativa che contribuisce a far conoscere la sua figura". De Carlo ha inoltre annunciato che la riunione della Congregazione per le Cause dei Santi nel corso della quale sarà esaminata la figura di Padre Guglielmo avrà luogo nel novembre 2022. 

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