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Cronaca

In Brasile ha aperto una pizzeria e trovato l'amore, la storia di Manuel: "Ora sono in Romagna ma in futuro.."

Da Cesena in Brasile per una vacanza, ha deciso di cambiare vita. E' tornato in Romagna per far studiare i figli: "Qui la vita è troppo frenetica"

Chi nel proprio codice genetico ha il gene dell'imprenditoria "romagnola" (un tipo di imprenditoria molto particolare...) anche una vacanza in Brasile può essere l'occasione giusta per cambiar vita. Ne sa qualcosa Manuel Pecora che nel 2009 è partito da Cesena per un breve soggiorno con alcuni amici in Brasile e non è più tornato a casa sua, in modo continuativo, fino alla scorsa estate, quando, dopo aver aperto una pizzeria/piadineria/ristorante a Morro Branco di gran successo, l'ha lasciata gestire alla cognata brasiliana e ha deciso di iscrivere alle elementari di Cesena il figlio di 6 anni. 

La sua storia non è tutta qui perché Manuel ha grandi progetti per il futuro ed è pronto a fare sacrifici per realizzarli. "Avevo 28 anni quando sono partito per una vacanza in Brasile - spiega Manuel che ora lavora a Cesena al Mercatino di Natale - Mi sono letteralmente innamorato di quel Paese e della sua gente. Sono tornato in Italia solo per un brevissimo periodo e per frequentare il corso a Roma all'Accademia Pizzaioli Italiani, poi sono ripartito per Morro Branco che si trova a 100 chilometri da Frontaleza. La mia idea era aprire un ristorante pizzeria. Ho portato anche i miei genitori che hanno approvato il progetto.

Così è nata "Almirante", che non ha nulla a che fare con Giorgio Almirante ma in brasiliano significa ammiraglio. Visto che la pizzeria è a picco sul mare ed è a forma di nave mi sembrava il nome giusto. Ho iniziato a cucinare pizza all'italiana e primi piatti come spaghetti alla carbonara, allo scoglio, maccheroni al ragù. Poi ovviamente non poteva mancare la piadina romagnola, anche perché in tutto in Nord-Est in Brasile non c'è un posto dove si possa mangiare. Fatico un po' con la farcitura visto che il prosciutto crudo non si trova. L'accompagno con salame, cotto e mortadella. Ho avuto subito un gran successo, vengono anche cantanti brasiliani e personaggi noti per mangiarla. Poi in Brasile ho trovato anche l'amore, Crislene, con cui ho avuto due figli". 

Tutto perfetto, ma allora perché sei tornato in Italia? 

"Sono tornato perché in Brasile, purtroppo, i servizi sanitari e la scuola non sono il massimo. Così ho pensato di far studiare i bambini a Cesena, lavorare un po' e tornare là a costruire case da affittare ai turisti. Insomma tornerò da nuovo imprenditore". 

E la pizzeria Almirante? 

"La pizzeria è ancora aperta e attiva, l'ho lasciata in gestione a mia cognata, la sorella di mia moglie che la manda avanti insieme a dei ragazzi a cui ho insegnato a fare pizza e piadina. Anche mia cognata ha lavorato accanto a me per sei o sette anni e ormai è esperta. L'ho sentita proprio l'altro giorno e mi ha detto che lavorano moltissimo. E' un periodo di gran turismo questo, devono mandare via la gente". 

Ma tu preferisci il Brasile o la Romagna? 

Io amo la Romagna, ma è troppo frenetica, bisogna correre come matti e già corre troppo il tempo. Là si vive molto alla giornata, basta meno, i ritmi sono più lenti. C'è un'altra filosofia di vita, però i servizi non ci sono e quindi ammalarsi non conviene. Anche a mia moglie piace molto Cesena anche se dice che è troppo fredda. La nebbia, per esempio, non l'aveva mai vista e non è che le piace molto..."

Quindi cosa farai da grande?

Se tutto andrà bene non escludo di fare un po' di mesi qua e un po' di mesi là, così giusto per godermela fino in fondo. 

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