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Cronaca

Artigiane cesenati a Roma: "Trattate come lavoratrici di serie B rispetto alle dipendenti"

Accesso più facilitato al credito per le imprese femminili che ancora scontano una situazione penalizzante anche dovuta al genere e interventi per favorire la conciliazione tra lavoro–famiglia, punto cronicamente problematico per le donne che intraprendono. Sono le richieste del Gruppo Donne Impresa Confartigianato

Accesso più facilitato al credito per le imprese femminili che ancora scontano una situazione penalizzante anche dovuta al genere e interventi per favorire la conciliazione tra lavoro–famiglia, punto cronicamente problematico per le donne che intraprendono. Sono le richieste del Gruppo Donne Impresa Confartigianato Federimpresa Cesena presieduto da Daniela Pedduzza, una cui delegazione ha partecipato all'Assemblea nazionale  di Donne Impresa, in cui queste problematiche sono state al centro dell'approfondimento congressuale. Erano presenti la presidente Daniela Pedduzza, la presidente di Confartigianato Lorena Fantozzi, le consigliere Roberta Fabbri, Fulvia Fabbri, Roberta Zilli e Marisa Zattini e la coordinatrice Cesena Cristiana Suzzi.

"Da un'indagine sul problema annoso della conciliazione tra lavoro e famiglia per le microimprese femminili - rimarca la presidente Daniela Pedduzza - è emerso che la donna imprenditrice in attesa di un figlio o che deve curare i propri genitori in qualche caso è addirittura costretta a interrompere e addirittura cessare la propria attività, dinamiche che stiamo registrando anche nel nostro territorio. Per questo Donne Impresa Confartigianato chiede da tempo la equiparazione dei diritti delle lavoratrici autonome con quelli delle lavoratrici dipendenti. Il bonus bebè di 80 euro annunciato dal Governo a partire dal 2015 è apprezzato, ma le beneficiarie non dovrebbero essere solo le dipendenti ma anche le lavoratrici autonome e le titolari o socie di imprese, come pure l'estensione del congedo di maternità al momento limitato al primo anno di età del bambino dovrebbe essere equiparato a quello delle dipendenti per le quali arriva fino agli otto anni del figlio.  Insieme alla richiesta di correggere e migliorare la normativa relativa ai congedi parentali Donne Impresa chiede di sviluppare azioni che agevolino un rapido rientro al lavoro, come incentivazioni per il sostegno e lo sviluppo di servizi per l'infanzia, per l’assistenza di famigliari disabili o malati. Altra proposta: il reddito di cura, ovvero sgravi fiscali per le imprenditrici che assumono chi la sostituisca durante la maternità o malattia. Insomma: ancora oggi le lavoratrici autonome sono considerate di serie b, per quel che attiene le tutele, rispetto alle dipendenti".


Quest'anno il premio il "sole d'argento" è stato consegnato all'ex presidente di Confartigianato di Prato, Maria Rosa Milazzo, per aver creato nella sua città asili nido innovativi e personalizzati sulle esigenze delle artigiane.

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