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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Immigrazione, Comunità Accogliente: "Per gli stranieri trovare casa in affitto è un problema drammatico"

"Il tema dell’immigrazione dominerà il futuro dell’Italia, non meno della emergenza climatica, dell’autonomia energetica o del lavoro"

"L'immigrazione è un problema o una risorsa?" A chiederselo è Comunità Accogliente che raggruppa  Arci Solidarietà, Auser Cesena, Caritas di Cesena-Sarsina, Cgil Cesena, Cisl Romagna, Spi Cgil Cesena, Associazione dei Camerunesi e Associazione degli Ivoriani.

"Il tema dell’immigrazione dominerà il futuro dell’Italia - affermano da Comunità Accogliente - non meno della emergenza climatica, dell’autonomia energetica o del lavoro. Le migrazioni ci sono sempre state e altri paesi hanno già vissuto questo fenomeno. Se in passato l’Italia era un paese di emigranti, oggi alle nostre frontiere premono popoli affamati o in fuga dall’Africa, dai paesi più poveri dell’Asia e dell’est Europa. Giovani in cerca di un futuro migliore raggiungono un paese sempre più anziano, ma con una economia avanzata, che avrà sempre più bisogno bisogno di lavoratori. Questo fenomeno può essere ancora una volta agitato come problema, per costruire consenso elettorale facendo leva sulle paure della gente. Può continuare ad essere gestito come emergenza, lasciando nella clandestinità e senza diritti centinaia di migliaia di persone. Oppure può essere affrontato in modo razionale e programmato, in modo che da emergenza possa diventare risorsa per la crescita sociale, culturale ed economica del nostro paese".

"Già oggi in Italia - viene spiegato - il 10% della popolazione è composto da cittadini stranieri, senza contare chi in questi anni ha ottenuto la cittadinanza; una quota che sale ancora se guardiamo ai ragazzi che frequentano le nostre scuole, mentre ci sono interi settori economici, come l’agricoltura, il turismo o l’edilizia, che ormai dipendono dalla presenza dei lavoratori stranieri. Per non parlare delle donne straniere che accudiscono i nostri anziani. Nel nostro territorio gli enti pubblici sono riusciti ad assicurare i servizi essenziali, come la scuola e la sanità, e il sistema produttivo ha ampiamente assorbito queste nuove forze di lavoro. Siamo un territorio attrattivo, ma non possiamo dirci soddisfatti. Trovare una casa in affitto è diventato un problema drammatico per gli stranieri, come per molti italiani. Spesso i migranti si vedono costretti a vivere in alloggi malsani e sovraffollati, se non per strada, pur avendo un lavoro regolare. Il tema della piena inclusione è quindi ancora lontano dall’essere risolto nella vita sociale, culturale, sportiva, mentre non mancano anche da noi fenomeni di sfruttamento e di caporalato, soprattutto nei confronti degli stranieri irregolari". 

"La concessione della cittadinanza ai ragazzi di seconda generazione, nati in Italia da genitori regolarmente soggiornanti o che abbiano completato un ciclo di studi nel nostro paese, sarebbe un segnale non solo simbolico per l’inclusione, ma fondamentale per contrastare la marginalizzazione e il rischio di esclusione di questi ragazzi. A tal proposito sollecitiamo il consiglio comunale di Cesena ad accogliere la nostra proposta di concedere la cittadinanza onoraria ai ragazzi nati o che abbiano studiato in Italia e a modificare il proprio statuto inserendo il riferimento allo “Ius Soli”.  L’altro grande tema è quello degli arrivi degli stranieri, su cui da anni si è alimentato un allarme sociale, gonfiato ad arte, visto che il numero è ancora modesto se paragonato ai 100 milioni di profughi oggi presenti nel mondo. Dobbiamo uscire dalla logica emergenziale e governare questo fenomeno, evitando di alimentare i viaggi della morte, di gonfiare gli hot spot, e di creare nuovi clandestini, che sono ormai stimati più di 600.000 in Italia. Vanno costruiti canali effettivi e programmati di ingresso, superando l’assurda logica del decreto flussi che obbliga chi trova lavoro in Italia a tornare nel proprio paese per andare a prendere il visto. È urgente reintrodurre il visto d’ingresso per ricerca lavoro di durata annuale, semplificare le procedure per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno e le procedure di regolarizzazione. Va riformato il sistema di accoglienza consentendo la presentazione della domanda di visto di ingresso nel proprio paese".

"Il tema degli ingressi deve finalmente entrare nell’agenda europea, come avviene per l’energia o il covid. In sole due settimane l’Europa è stata in grado di organizzare l’accoglienza di 7 milioni di profughi dall’Ucraina, il più grande esodo dalla seconda guerra mondiale. Mentre da anni si divide e non riesce ad affrontare l’arrivo disordinato e disumano in Europa di qualche decina di migliaia di persone all’anno, in fuga da altre guerre e dalla fame.  Si devono creare nei paesi di origine delle agenzie internazionali efficaci, per garantire un accesso ordinato, sicuro e programmato, secondo le possibilità e le esigenze di assorbimento dei diversi paesi, anche con un periodo di formazione e di apprendimento delle lingue. La politica non ha mai affrontato in modo organico questo tema, dedicando progetti, risorse e strumenti efficienti per governare un fenomeno troppo importante, che sta cambiando la fisionomia sociale del paese. Invitiamo tutte le forze politiche ad uscire dai facili slogan, per dire con chiarezza, prima del voto, come intendono affrontare complessivamente il tema dell’immigrazione, perché diventi finalmente una risorsa per il nostro paese".
 

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