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Cronaca

Il virus continua la sua corsa, nel Cesenate 12 classi in quarantena. In Romagna aumentano anche i ricoveri

Non ci sono comuni cesenati Covid-free, cioè senza casi attivi, le classi in quarantena sono ben 12, quasi tutte di scuola materna

Il Covid continua la sua corsa in Romagna, come del resto in tutta Italia. Dal bollettino settimanale diffuso dall'Ausl Romagna emerge anche un aumento dei ricoverati. I dati sono relativi alla settimana dal 1 al 7 novembre, in cui si sono registrate in Romagna 1185 positività (4,2%) su un totale di 28.472 tamponi. Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+282). Il tasso di positività schizza dal 3,1% al 4,2%

Altre 3 vittime del Covid

Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid, che sposta l'Ausl romagnola nel livello arancione. In totale sono ricoverati 94 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva.

Anche in questa settimana il territorio cesenate mette a referto un focolaio in una struttura socio-assistenziale e sanitaria. Non ci sono comuni cesenati Covid-free, cioè senza casi attivi, le classi in quarantena sono ben 12, quasi tutte di scuola materna (9), che riguardano quindi bambini tra i 3 e i 6 anni. In quarantena anche una classe di scuola elementare e una di scuola media.

Nel Cesenate i positivi settimanali passano da 203 a 286, più del Riminese dove sono 273, nel Forlivese 235, il Ravennate continua a viaggiare su numeri più alti di contagiati (391). In 7 giorni la Romagna ha contato 7 decessi, e 4 purtroppo hanno riguardato il Cesenate.

Scende il numero di sanitari no vax

 “I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – mostrano una maggior circolazione del virus su tutto il territorio, comune a tutto il Paese, con un ulteriore aumento dei nuovi casi di positività. Anche sul fronte ospedaliero si registra un incremento dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari,  ma grazie all’effetto protettivo dei vaccini nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale al momento resta ancora sotto controllo. In questa situazione, con le temperature più basse che ci costringono a vivere prevalentemente al chiuso, è ancora più importante accelerare con le vaccinazioni. Sul territorio aziendale il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento ma dobbiamo spingere sulle terze dosi che servono per rafforzare le nostre difese e alle quali tutti i cittadini romagnoli dai 60 anni in su possono sottoporsi anche senza la prenotazione, accedendo direttamente ai punti hub vaccinali. Raccomando anche agli operatori sanitari di fare il richiamo quanto prima. Così come dobbiamo continuare a insistere con le prime dosi e con chi ancora non ha completato il ciclo vaccinale perché la malattia è ancora pericolosa.  Ognuno di noi può fare la propria parte, per proteggere sé stessi e gli altri: vaccinandosi e rispettando scrupolosamente le buone pratiche nella vita di tutti i giorni”.  


 

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