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Cronaca

Il video di Romagna Mia in mezzo al fango è diventato virale, una serata benefica con i "I burdèl de paciug"

Al chioschetto Com@bar dell'Ippodromo è iniziata una speciale raccolta di fondi da destinare agli alluvionati

Al chioschetto Com@bar dell'Ippodromo è iniziata una speciale raccolta di fondi da destinare agli alluvionati. Sabato pomeriggio, dalle 16.30 alle 18 Luana Babini, l'icona della musica da ballo romagnola, canterà per i presenti e, per l'occasione, verranno raccolti soldi da destinare agli alluvionati tramite un bonifico (documentato) sull'Iban del Comune.

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Martedì 6 giugno, alle 19, invece, ci saranno "I burdèl de paciug" quei professori che per primi hanno intonato "Romagna mia" tra fango e pale mentre aiutavano un collega in via Ex Tiro a Segno e, senza che lo volessero, filmati dai loro studenti, il video è diventato virale. "Giovedì mattina, subito dopo l'alluvione - spiega Gabriella Montemurro, professoressa di Lettere al Pascal Comandini di Cesena - io e Giuseppe Lovreglio, professore di materie elettroniche ma con lunga tradizione di cantante che lo fa gestire anche un laboratorio di musica al Comandini, siamo andati ad aiutare un collega che abita in via Ex Tiro a Segno. Ma alla fine, arrivati lì, abbiamo aiutato un po' tutti quelli che avevano bisogno. Siamo stati lì tutto il giorno, poi a metà pomeriggio sono arrivati anche volontari, molti giovani che portavano il caffè. Anche alcuni nostri studenti. Alla fine ci siamo messi d'accordo di fermarci tutti alle 16.30 per fare una pausa e allentare un po' la tensione. Visto che io e Giuseppe siamo tutti e due scout e tra gli scout è normale cantare anche nei momenti di difficoltà, mentre eravamo lì, tutti infangati e stanchi, il professore Lovreglio, che è più bravo di me a cantare, ha intonato Romagna Mia e siamo andati tutti dietro di lui. Noi non avevamo nemmeno il cellulare e non ci pensavamo proprio a filmarci. Ma ci ha pensato qualche giovane che era lì e dopo due o tre ore ci siamo accorti che il video era diventato virale e aveva avuto 90 mila condivisioni. Ci hanno trasmesso anche alla "Vita in diretta": un successo veramente inaspettato e non voluto. Noi volevamo solo stemperare l'atmosfera pesante del momento e far venire fuori l'anima dei romagnoli che per noi è veramente bellissima. Siamo tutti e due di fuori, io sono lucana, e Giuseppe pugliese, ma la Romagna una ventina di anni fa ci ha accolto, ci ha dato lavoro e ci ha ospitato nel miglior modo possibile. Per noi, davanti a tanti romagnoli così duramente feriti, era il minimo cantare l'inno della Romagna."

Al Com@bar "i burdèl de paciug" saranno in una ventina, tra insegnanti e studenti. Racconteranno un po' di com'è andata e poi, con la chitarra, intoneranno le canzoni che hanno accompagnato i lavori dei volontari, prima tra tutti "Romagna mia". Chi vuole partecipare all'evento può fare un'offerta libera che non è legata alla consumazione. "Come si capisce non siamo romagnoli - conclude il professore Giuseppe Lovreglio - ma volevamo tirare fuori lo spirito migliore dei romagnoli. Sabato 27 maggio abbiamo già iniziato una raccolta fondi per gli alluvionati con un concerto al Comandini, poi mercoledì 31 maggio saremo al Bogart con uno spettacolo teatrale della scuola dal tema ambientale e martedì 6 giugno al Com@bar. Nel nostro piccolo, e in questo caso insieme a Franca del Com@bar, vogliamo continuare a dare una mano a chi è in difficoltà".

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