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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il Teatro Bonci presenta la stagione 2018-19 dal titolo “Guardati intorno”

Segnano la nuova stagione nomi di spicco: da Michele Placido a Franco Branciaroli, da Michele Riondino e Anna Maria Guarnieri a Lino Guanciale, fino a Paolo Fresu

Dal 22 al 25 novembre 2018 si riprende a Cesena 1984, lo spettacolo crudo e visionario che il pluripremiato regista britannico Matthew Lenton ha tratto dal romanzo “fantascientifico” di George Orwell (una coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione e CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Gruppo Hera). Lenton, qui alla guida di un gruppo di attori italiani, ha presentato il lavoro in prima assoluta a Modena, nell’aprile scorso. Partendo dalla consapevolezza che i social-media sono il più sofisticato ed efficace mezzo esistente di persuasione e manipolazione del pensiero, la regia mette in luce quanto Orwell sia estremamente attuale: nel nostro mondo costantemente sorvegliato quanto è improbabile che le autorità arrivino a controllarci del tutto? Scritta da Bertolt Brecht negli anni Trenta, L'anima buona del Sezuan racconta una vicenda che affronta il tema universale del rapporto tra bene e male, ambientata in una lontana Cina di fantasia ma nella quale si manifestano conflitti che assomigliano in modo impressionante alla realtà contemporanea all’autore, negli anni del suo esilio da una Germania intrisa di ferocia. Elena Bucci e Marco Sgrosso (Le Belle Bandiere), che tornano a collaborare con ERT, dopo il successo di Prima della pensione ovvero Cospiratori di Thomas Bernhard, scelgono questo capolavoro del teatro epico per la nuova produzione, sostenuta dalla Fondazione con CTB Centro Teatrale Bresciano: dal 6 al 9 dicembre sarà in scena al Bonci. È un nuovo allestimento anche Lettere a Nour, produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati, che arriva al Bonci dal 28 al 31 marzo 2019. Il giovane regista Giorgio Sangati si confronta con il testo di urgente attualità di Rachid Benzine, islamologo e filosofo francese di origine marocchina. Franco Branciaroli e Marina Occhionero sono rispettivamente in scena padre e figlia: due sguardi sul presente antitetici, due punti di vista sull'islam indagati senza pregiudizi da uno degli esponenti di spicco di quella nuova generazione di intellettuali dediti allo studio del Corano in un'ottica di dialogo con le altre culture e religioni occidentali. “Perché”, si chiede l’autore, “giovani uomini e giovani donne, nati nel mio stesso paese, dalla mia stessa cultura, decidono di partire per un paese in guerra e di uccidere in nome di un Dio che è anche il mio?” .

Inaugura la stagione teatrale - 11 titoli - dall’1 al 4 novembre 2018 la rilettura dei pirandelliani Sei personaggi in cerca d’autore firmata da Michele Placido, anche interprete, che dichiara la sua passione per l’autore siciliano e si lascia guidare nella regia dalla convinzione che il testo sia pieno “di suggestioni soprannaturali”. Prosegue il dialogo di ERT con la China National Peking Opera Company, iniziato con Faust nel 2015: il 5 e 6 gennaio 2019 la compagnia cinese rappresenta La leggenda del serpente bianco, una storia di amore e coraggio che mescola terreno e ultraterreno, narrata attraverso un’antichissima forma d'arte tradizionale. Dal 17 al 20 gennaio Michele Riondino, Anna Maria Guarnieri e Federica Rosellini interpretano Il Maestro e Margherita, versione per il teatro che Letizia Russo ha tratto dal misterioso romanzo di Bulgakov, per la regia di Andrea Baracco. Altro esempio di nuova drammaturgia è anche Chet! di Leo Muscato (scritto con Laura Perini), anche regista di questo spettacolo sul grande trombettista Chet Baker, interpretato da Paolo Fresu (in scena dal 14 al 17 febbraio). Un altro romanzo, di Pier Paolo Pasolini adattato per la scena da Emanuele Trevi, è Ragazzi di vita, diretto da Massimo Popolizio (dal 21 al 24 febbraio): Lino Guanciale è la figura del “narratore”, che si aggira come uno “straniero” a fare da tessuto connettivo di queste storie di una periferia romana colma di generosità e violenza. Michele Santeramo e Fabrizio Sinisi sono autori di due riscritture da Shakespeare per il dittico Tito/Giulio Cesare, in scena dall’11 al 14 aprile: le due parti, dirette da Gabriele Russo e Andrea De Rosa, condividono identità, spazio scenico e un linguaggio potente e fortemente contemporaneo per sviluppare una riflessione unitaria sul concetto di potere e sulle conseguenze del suo esercizio. In cartellone anche un cult del teatro italiano, L’istruttoria di Peter Weiss, messo in scena da Gigi Dall’Aglio, che da più di 30 anni, ancora intatto nella sua intensa drammaticità, celebra la memoria dell’Olocausto (30 e 31 gennaio, subito dopo il Giorno della Memoria). La commedia di Molière La scuola delle mogli tradotta da Cesare Garboli e diretta da Arturo Cirillo, anche attore, è in programma il 16 e 17 marzo: uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore, protagonista una giovane “donna cavia” candidata a divenire la moglie ideale.

Le Cirque Invisible, di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin apre il 30 e 31 dicembre 2018 (seconda data fuori abbonamento) una stagione danza - 5 titoli - intessuta di viaggi onirici e reali: questa prestigiosa ospitalità internazionale è uno spettacolo difficile da definire se non, forse, con la parola "magia". È circo sognato, danzato, reinventato, creato da due artisti - acrobati, illusionisti, clown, coreografi e musicisti - che nell'epoca del virtuale riescono a incantare con la loro arte fatta di cose semplici e precisione, trasformando l’immaginario degli spettatori. L’11 gennaio 2019 si rinnova la tradizionale serata dedicata al balletto russo con La Bella Addormentata interpretata dal Balletto di San Pietroburgo. Due sono i titoli shakespeariani riletti da coreografi contemporanei per compagnie con una solida formazione classica, Aterballetto e Balletto di Roma: Giuseppe Spota firma per l’ensemble emiliano una Tempesta sulle musiche, scritte appositamente per lo spettacolo, di Giuliano Sangiorgi frontman dei Negramaro (2 febbraio) mentre Davide Valrosso - uno tra i più vivaci e talentuosi coreografi italiani di ultima generazione - crea in Sogno, una notte di mezza estate (8 marzo) un paesaggio fantastico di corpi in continuo mutamento. A 25 anni dal suo debutto, la riedizione di Mediterranea - coreografia capolavoro di Mauro Bigonzetti che esplora le culture dei popoli che si affacciano sul nostro mare - promette per il 5 aprile uno spettacolo di fine stagione travolgente, tra raffinatezze accademiche e tocco spettacolare (prodotto da Daniele Cipriani Entertainment). Il cartellone concerti - 8 serate - è quest’anno una dedica alla relazione fra musica e voce umana: a cominciare dalle infinite sfumature canore di Ute Lemper, l’incredibile artista tedesca che ha attraversato con la sua voce continenti, generi e periodi diversi, dal musical al jazz, dal teatro al cinema. A Cesena è attesa il 3 febbraio 2019 con Rendezvous with Marlene, omaggio a un'altra icona della voce, la Dietrich. Sul versante della canzone italiana, Peppe Servillo e cinque grandi musicisti jazz, fra cui Javier Girotto autore degli arrangiamenti e al sax e Fabrizio Bosso alla tromba, si ritrovano per tracciare un nuovo percorso nell’universo poetico di Lucio Battisti, di cui ricorre il ventennale della morte: Pensieri e parole. Omaggio a Lucio Battisti è in programma il 24 marzo. Due voci d’attore, quelle di Stefania Rocca e di Alessio Boni, sono in dialogo con la musica classica. Il 14 dicembre 2018 Stefania Rocca interpreta gli Esercizi di stile di Raymond Queneau, 99 divertenti modi di raccontare la stessa storia, un semplice episodio di vita quotidiana: in contrappunto alcune delle più belle pagine del repertorio cameristico francese interpretate da Patrizia Bettotti (violino), Giampiero Sobrino (clarinetto) e Andrea Dindo al pianoforte.

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