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Cronaca

"Il suicidio assistito: un diritto?", un convegno di giuristi per fare chiarezza

"Crediamo - osserva l'avvocato Spinelli - che le istanze che oggi si avanzano a legittimare situazioni di vera e propria eutanasia"

L’Unione Giuristi Cattolici Italiani, sezione provinciale, "in linea con la propria adesione al principio della tutela dell’uomo quale persona umana, della sua vita e della sua dignità", ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione Il Crocevia, un convegno che si terrà giovedì, ore 15 – 18, a Palazzo Ghini, in Corso Sozzi.

Alfredo Mantovano, Magistrato e Vicepresidente del Centro Studi Livatino, parlerà de Il suicidio assistito:  Un diritto?, l’ordinanza 207 del 2018 della Corte Costituzionale e i profili più delicati della professione forense. A introdurre sarà l'avvocato Stefano Spinelli, Presidente dell’Ugci.

"Tale iniziativa - spiega Spinelli - ci è apparsa necessaria, in quanto, a seguito della morte del dj Fabo e dell’aiuto ricevuto da Cappato, la Corte Costituzionale ha invitato il Parlamento a modificare l’art. 580 c.p. (aiuto al suicidio). In mancanza, la Corte ha già affermato che provvederà lei stessa – forzando la mano – a indicare le coordinate entro cui legittimare un possibile aiuto al suicidio, incidendo, con parziale dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. L’udienza è prevista per il prossimo 24 settembre. Il Governo aveva già fatto sapere che non avrebbe sollecitato alcun intervento legislativo ed è del tutto improbabile che il Parlamento legiferi (ora poi mancano i tempi)".
"Ora, cosa succederà? Siamo destinati a vedere introdotte nell’ordinamento giuridico disposizioni legittimanti (e in quali modi e termini?) un aiuto al suicidio? Oppure vi sono ancora spazi per contrastare le modifiche?"

"Crediamo - osserva Spinelli - infatti che le istanze che oggi si avanzano a legittimare situazioni di vera e propria eutanasia, siano in contrasto con le dichiarazioni ONU di tutela della persona umana, riprese e confermate da molteplici Convenzioni internazionali, in particolare dell’UE e recepite dalla Costituzione Italiana che “garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” (art. 2) e “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32).  Alla base di tale inviolabile personalità esiste la vita della persona, senza la quale non esisterebbe alcun diritto".

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