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Cronaca

Il professionale a corto di spazi, il caso approda in Provincia: "Servono almeno otto aule in più"

“E’ nota da tempo alle istituzioni e agli amministratori locali e provinciali - scrivono i consiglieri - la situazione di grande disagio dell’Istituto ‘Versari-Macrelli’ per l’impossibilità di attivare nuovi corsi e accogliere un maggior numero di studenti"

Approdano in Consiglio provinciale le problematiche dell’Istituto professionale ‘Versari-Macrelli’ di Cesena segnalate in un’interrogazione presentata dai consiglieri Ombretta Farneti e Sauro Baruffi (Lega).

“E’ nota da tempo alle istituzioni e agli amministratori locali e provinciali - scrivono i consiglieri - la situazione di grande disagio dell’Istituto ‘Versari-Macrelli’ per l’impossibilità di attivare nuovi corsi e accogliere un maggior numero di studenti a causa della carenza di spazi. Da quanto si è appreso, la scuola sarebbe costretta a predisporre liste di attesa per la frequenza, con il concreto rischio di determinare un precoce abbandono scolastico da parte di numerosi studenti che, abbandonato il corso di studi scelto in precedenza, avrebbero optato, nel corso dell’anno, per l’istituto professionale. Il ‘Versari-Macrelli’, giova ricordarlo, è molto gettonato da studenti e famiglie per l’articolato ventaglio di corsi specialistici che propone con i relativi sbocchi professionali e di lavoro. Ma la carenza di aule, purtroppo, si fa sentire, tanto che alcune classi sarebbero costrette a fare lezione in un modulo prefabbricato in lamiera, non fisso, mentre il nuovo indirizzo ‘arte e spettacolo’, frequentato da 16 studenti, si svolgerebbe in una sorta di ‘aula sgabuzzino’, senza riscaldamento, Sarebbero necessarie almeno otto aule in più, la palestra e un locale per gli insegnanti e per chi non frequenta l’ora di religione. A queste difficoltà di spazi utili, si aggiungerebbero altre problematiche all’impianto elettrico e di riscaldamento oltre allo stato di degrado dell’ingresso dell’Istituto”.

“Questioni ampiamente note da tempo sia all’amministrazione comunale di Cesena che a quella provinciale, ma, a quanto sembra, senza alcun risultato concreto nonostante qualche promessa di intervento fosse stata avanzata. Di qui, la richiesta di conoscere per quali motivi l’Istituto cesenate non sia ricompreso nel piano di investimenti per le scuole predisposto e annunciato con grande enfasi dal presidente della Provincia, Enzo Lattuca e se corrisponda al vero la notizia di interlocuzioni tra lo stesso Istituto e l’amministrazione provinciale per la risoluzione di questi problemi. In ogni caso, i consiglieri sollecitano la Provincia a programmare iniziative concrete e urgenti per consentire all’Istituto non solo di svolgere al meglio il proprio importante ruolo formativo, ma anche di poter attivare nuovi corsi, opportunità che oggi gli sarebbe negata proprio per la carenza di spazi”.

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