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Cronaca

Il premio "Cesena città della pace 2020" consegnato all'Associazione Avvocato di strada Onlus

“Cesena Città per la Pace” è un Premio che annualmente viene assegnato dal Comune di Cesena a una personalità o a una organizzazione che si sia particolarmente distinta nella difesa dei Diritti Umani

Giunto alla sua quindicesima edizione, “Cesena Città per la Pace” è un Premio che annualmente viene assegnato dal Comune di Cesena a una personalità o a una organizzazione che si sia particolarmente distinta nella difesa dei Diritti Umani e nella promozione di una cultura di Pace. L’attuale Giunta ha assegnato quest’anno il Premio “Cesena Città per la Pace” alla sezione locale dell’Associazione Avvocato di strada Onlus per essersi distinta in modo particolare con una concreta rispondenza ai principi del vivere civico, per la tutela dei più deboli ed emarginati e a difesa dei diritti dei cittadini. Alla cerimonia di questa mattina hanno preso parte il Sindaco Enzo Lattuca, l’Assessore con delega ai Diritti e politiche delle differenze Carlo Verona, Piero Piraccini e Martina Benvenuti del Centro Pace, Nicola Urbini, Filippo Antonelli, Antonio Baldacci, Daniella Ijomah, Francesca Maietta, Cristina Della Strada, Alice Magnani, Giulia Aldini, Elisa Nardella, Christian Morosi, Michele Sacchetti, Emmanuele Andreucci e Tommaso Pieri in rappresentanza dell’Associazione.

Avvocato di strada è un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale in favore delle persone senza dimora, svantaggiate e dei migranti. Gli scopi dell’Associazione sono:
• promuovere l’attività di assistenza legale gratuita, in ogni eventuale controversia giudiziaria ed anche in via stragiudiziale;
• incentivare la nascita di sportelli “Avvocato di strada” in tutte le città dove vi è una presenza di persone senza dimora;
• garantire a livello nazionale la fedeltà all’idea originaria dell’Associazione, la rappresentatività nei confronti delle istituzioni nazionali, la valorizzazione delle singole esperienze locali di attivazione degli sportelli, la raccolta di studi, ricerche e giurisprudenza su tematiche giuridiche specifiche relative alle persone senza dimora.

Nelle scorse edizioni, il Premio “Cesena Città per la Pace” è stato assegnato a:

Alex Zanotelli, missionario Comboniano, ispiratore e fondatore di più movimenti italiani che hanno l’obiettivo di creare le condizioni della pace e di una società solidale in cui gli ultimi abbiano cittadinanza.

Estela Carlotto, presidente de l’Asociación Abuelas de Plaza de Mayo, impegnata nel localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e spariti a causa della repressione politica, creando le condizioni affinché non si ripeta mai più una così terribile violazione dei diritti dei bambini, esigendo allo stesso tempo una punizione per tutti i responsabili.

Luigi Ciotti, presidente di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia, coordina oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.

Gino Strada, fondatore di Emergency, associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e impegnata nella promozione di una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.

Centro Salesiano Giovanile di Locri, punto di riferimento per quel movimento di giovani della Locride sorto spontaneamente nel 2005, all’indomani dell’omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno, con l’impegno di promuovere e sensibilizzare i giovani rispetto alla cultura della legalità e dell’antimafia sociale.

Associazione MANTHOC, il Movimiento Adolescentes Niños Trabajadores Hijos Obreros Cristianos, nasce nel 1976 in un Perù sotto dittatura militare. Il suo scopo è quello di migliorare le condizioni di vita dei bambini, difendendone i diritti e favorendo la formazione e l’educazione.

Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”, fondato nel 1977 da Umberto Santino e Anna Puglisi con lo scopo di sviluppare la conoscenza del fenomeno mafioso, promuovere iniziative volte a contrastarlo ed elaborare e diffondere un’adeguata cultura della legalità, dello sviluppo e della partecipazione democratica.

Associazione “Jerry Essan Masslo”, il cui obiettivo è quello di promuovere l’uomo e i suoi diritti di cittadinanza attraverso molteplici attività: assistenza medico-sociale a tutte le persone bisognose; informazione e formazione rivolta a tutti i cittadini; assistenza ai minori, in particolare quelli a rischio di emarginazione e devianza.

Terra del Fuoco, ONG torinese promossa da un movimento di giovani per il sostegno al processo di integrazione europea, sostenendo un’idea di Europa basata sulla dignità e i diritti delle persone. Dal 2008 il Centro per la Pace di Cesena è partner locale di Terra del Fuoco per la realizzazione del progetto “Treno della Memoria”.

Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati impegnata nella tutela dei diritti dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo in contesti difficili, con un’umanità che va al di là del suo ruolo istituzionale, mantenendo fermo il richiamo al rispetto dei Diritti Umani e delle convenzioni internazionali che tutelano chi fugge dalla fame, dalla povertà, dalla guerra.

NeXt - Nuova Economia per Tutti, network che riunisce oltre 40 realtà a livello nazionale impegnate nella realizzazione di una nuova economia: civile, partecipata e sostenibile. Con il progetto “Slot Mob” ha promosso una sensibilizzazione diffusa sul fenomeno del gioco d’azzardo, riconoscendo e segnalando bar e locali che hanno scelto di rimuovere le slotmachine.

Irfanka Pašagić, neuropsichiatra originaria di Srebrenica, nel 1992 giunge come profuga a Tuzla e qui dà inizio al suo lavoro, cercando di alleviare le sofferenze di un numero crescente di donne e bambini arrivati dai campi di concentramento, dalle zone sottoposte alla pulizia etnica e in fuga dalla città di Srebrenica.

Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII nato nel 1992 con l’obiettivo di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in Ex-Jugoslavia e ha poi aperto progetti in Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo, Cecenia, Chiapas (Messico), Timor Est, Nord Uganda, Darfur (Sudan), Georgia, Castel Volturno (Italia), Kossovo, Albania, Colombia, Palestina e Israele.

Lungo la rotta balcanica, promuove la conoscenza del fenomeno migratorio verso l’Europa e la tutela dei diritti dei migranti, in particolare lungo la cosiddetta “rotta balcanica”, che a partire dagli anni ‘90 è diventata la principale via di accesso al vecchio continente, in seguito all’apertura dei confini da parte dell’Unione Europea e degli Stati balcanici.

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