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Cronaca

Il piano per la scuola in presenza: bus in sicurezza per 5mila studenti nel Cesenate, altri mille usano il treno

E' pronto il piano coordinato dei trasporti pubblici per il rientro in sicurezza a scuola con una percentuale del 75% delle lezioni in presenza, a partire dal 7 gennaio, dopo le vacanze di Natale

E' pronto il piano coordinato dei trasporti pubblici per il rientro in sicurezza a scuola con una percentuale del 75% delle lezioni in presenza, a partire dal 7 gennaio, dopo le vacanze di Natale. A elaborare il piano è stato un tavolo tecnico presieduto dalla Prefettura di Forlì-Cesena, che è partito questa volta dal calcolo del fabbisogno grazie ad un questionario indirizzato a tutti gli studenti delle scuole superiori, che in provincia sono circa 19mila.

Le risposte sono arrivate a tempo di record (circa l'80% hanno risposto) ed emerge che gli autobus del trasporto pubblico locale vengono utilizzati da circa 12.500 studenti nei loro normali spostamenti da e per la scuola, a cui si aggiungono altri 1.300 ragazzi che usano il treno. Calcolato il 75% della domanda (considerando quindi la riduzione imposta dalla normativa Covid attualmente in vigore), viene calcolato che ogni giorno, dal 7 gennaio, saliranno sugli autobus della provincia di Forlì-Cesena circa 9.300 studenti e sui treni locali altri mille ragazzi. E' a questi che bisogna garantire servizio e distanziamento. Attualmente le regole anti-contagio prevedono una capienza di ogni autobus del 50%.

“Tenuto conto di queste variabili – annuncia il prefetto Antonio Corona – emerge che ce la facciamo, mantenendo la programmazione didattica attuale, senza variazioni ulteriori, a condizione però che non si superi il 75% in presenza e che le scuole mantengano costanti gli orari  delle attività didattiche”. La Prefettura, era partita da un'opzione molto più drastica, che era “scaglionare l'attività didattica in due fasce orarie, sfalsate di due ore, in quanto due ore è il tempo occorrente in media ad un mezzo pubblico per fare il proprio servizio e tornare dal capolinea per fare una corsa in più”, sempre il prefetto. Tale soluzione, spiega Corona, “avrebbe comportato grossi problemi all'organizzazione della didattica e al rispetto delle regole anti-Covid nelle scuole”. Ma lancia un monito in conclusione: “E' questa l'ipotesi da riconsiderare se quella attuata non dovesse funzionare”. Per questo viene chiesta la collaborazione dell'utenza, in particolare per rispettare i carichi massimi di viaggiatori per ogni corsa e mantenere il distanziamento non solo sui bus ma anche alle fermate. E' previsto, dal 7 gennaio, anche un modulo di monitoraggio operativo. Il tutto resta subordinato al mantenimento del 75% di ritorno in presenza sui banchi, dato non scontato considerata la rapidità con cui i Dpcm si susseguono e l'incognita della “terza ondata”. “Speriamo tutti in una riduzione di questa percentuale”, commenta il prefetto.

Il piano, quindi, prevede che Start Romagna metta in campo 272 autobus a partire dal 7 gennaio, ricorrendo al noleggio da privati 16 autobus in più, che vanno ad aggiungersi ai 31 mezzi già aggiunti a settembre e ai 225 normalmente previsti negli orari scolastici. Tale numero di mezzi dovrebbe garantire 10.225 posti in sicurezza sui bus, vale a dire con un migliaio di posti in più rispetto alla domanda stimata, così anche da soddisfare l'utenza non scolastica. “Questi numeri sono riferiti alla fascia oraria del trasporto scolastico”, garantisce Giampaolo Rossi, direttore generale di Start Romagna. Start, inoltre, prevede Squadre di steward alle fermate e controllori a bordo dei mezzi, anche per la verifica del biglietto. “Verrà utilizzata da Start, ma anche dalle forze dell'ordine, la videosorveglianza da remoto per evitare forti criticità sugli automezzi”. 

In base ai questionari diffusi alle scuole emerge un'utenza differenziata. Nel Forlivese 4.822 studenti hanno dichiarato di usare l'autobus per i tragitti da e per la scuola (ma il dato è viziato in eccesso da una dichiarazione poco plausibile dell'Itis Marconi), mentre l'utenza che usa il treno è di 290 studenti (quasi totalmente concentrati all'Itaer e al Liceo Artistico). Le scuole superiori forlivese hanno un uso dell'autobus dal 50% al 70% circa da parte degli studenti, con punte (dichiarate) del 100% del 'Canova' e dell'Itis Marconi. 

Nel Cesenate, invece, si concentra maggiormente l'uso del treno come mezzo di trasporto, che è stato dichiarato da 730 studenti, specialmente degli istituti 'Alpi', 'Monti' e 'Pascal'. Altri 4863 alunni hanno invece indicato di usare il trasporto su gomma, con una percentuale di uso, rispetto al totale degli studenti, è è intorno al 60-70%. 

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