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Cronaca

Il Montefiore tra due fuochi: "Non possiamo chiudere, saremmo soggetti a risarcimenti. Date regole chiare"

Il centro commerciale è stretto tra due fuochi, da una parte le catene e i negozianti presenti all'interno del centro commerciale che rivendicano il loro diritto legittimo ad aprire, e dall'altra un Dpcm non chiaro

E' stretto tra due fuochi, da una parte le catene e i negozianti presenti all'interno del centro commerciale che rivendicano il loro diritto legittimo ad aprire, e dall'altra un Dpcm non chiaro e che non impedirebbe l'apertura della galleria commerciale e su cui non ci sono ancora chiarimenti da parte dell'autorità pubblica. E' la posizione di Luca Pancaldi, direttore del centro commerciale Montefiore, su cui nei giorni scorsi si sono concentrate le polemiche dopo che la struttura è rimasta aperta sabato e domenica. “Siamo rimasti esterrefatti alla notizia delle ispezioni della Polizia Locale, che non abbiamo visto, e di eventuali multe, che non sono arrivate”, spiega Pancaldi. Il Comune da parte sua conferma 8 sopralluoghi per constatare le aperture nel corso del week-end, di cui 7 proprio al Montefiore.

Il Dpcm del 3 novembre obbliga alla chiusura i centri commerciali nelle giornate festive e prefestive per quanto riguarda le “zone gialle” come l'Emilia-Romagna, fatta esclusione per le attività autorizzate tra cui i supermercati, gli alimentari, le edicole e tabaccherie. Ma cosa bisogna intendere come 'centro commerciale' è controverso. Al Montefiore, infatti, i negozi sono titolari di licenze autonome, a differenza dei 'centri commerciali' veri e propri dove invece la licenza è unica. Dal punto di vista urbanistico, quindi, sono strutture commerciali di diverso tipo. Il Comune di Cesena, invece, vuole far valere un'interpretazione più di rigore: sia che siano etichettati come 'centri commerciali' o meno, tali strutture formate da un grande supermercato e da una galleria comune coperta sarebbero assoggettabili alla chiusura. La questione è stata posta alla Prefettura per avere una direttiva chiara.

Pancaldi, il prossimo fine settimana si replicherà la stessa situazione, quindi?
“Speriamo di no e di avere prima di allora una comunicazione ufficiale. Ma ci sentiamo molto tranquilli, andremo avanti per questa strada. Contiamo che ci sia un'interpretazione univoca, con un chiarimento che – a leggere le notizie sui media – per esempio il prefetto di Ravenna ha già dato”.

E cosa ha indicato?
“A quello che leggo, il prefetto di Ravenna avrebbe indicato come 'centri commerciali' soggetti alla chiusura solo strutture di grandi dimensioni, non paragonabili al Montefiore. Vengono citate solo tre grandi strutture come 'centri commerciali': Le Maioliche di Faenza con 60 negozi, l'Esp a Ravenna con 100 negozi, e il Globo a Lugo con 50-60 negozi”.

In cosa differisce il Montefiore da queste strutture?
“Noi siamo un complesso commerciale, non un centro commerciale, con licenze autonome, inoltre siamo molto più piccoli, abbiamo 23 negozi, lontanissimi dalle dimensioni indicate dal prefetto di  Ravenna. Speriamo che la linea sia univoca tra prefetti e non diversificata tra territori. Inoltre non possiamo chiudere il Montefiore”.

Perché non avete questo potere?
“Se oggi, con questo Dpcm e senza ulteriori chiarimenti, decidessi di chiudere il Montefiore di nostra volontà, i negozi all'interno mi potrebbero far causa e richiedere un risarcimento danni, in quanto hanno le loro licenze in mano in cui non c'è scritto che operano in un centro commerciale e quindi non sono soggette alla chiusura. Detto questo, abbiamo fatto di tutto per rendere i nostri ambienti sicuri, tranquilli, igienizzati al massimo. Parliamo di ambienti assolutamente controllati, venire al Montefiore significa andare in un posto sicuro”.

Lo scorso week-end, con le altre strutture chiuse, avete avuto più affluenza?
“No, c'è stato l'afflusso solito, bisogna tenere conto che erano due belle giornate e la gente è andata al mare o ha preferito stare all'aperto, inoltre c'era il mercato ambulante in centro. Non abbiamo l'attrattiva dei grandi centri commerciali”.

Ci sono state ispezioni della Polizia Locale, finalizzate all'irrogazione di eventuali sanzioni.
“Al riguardo devo dire che non abbiamo avuto comunicazione da nessun negozio del Montefiore di ispezioni della Polizia Locale, neanche la vigilanza che sorveglia le aree comuni ci ha indicato la presenza di controlli, che abbiamo appreso dai media. E in ogni caso nessuno ha consegnato un verbale a nessuno, non è stato emesso niente. Nessuno ha avuto multe, né ce le aspettiamo”.

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