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Cronaca

Il ministro: "Siamo sulla strada giusta, misure prorogate fino al 13 aprile"

Speranza: "L'allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali"

Mentre frenano significativamente i contagi è "essenziale non abbassare la guardia". "L'allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l'informativa in Senato sulla situazione dell'emergenza coronavirus in Italia. Confermato quindi il prolungamento delle misure restrittive adottate dal governo per contenere la diffusione.

"Siamo sulla strada giusta dicono gli esperti - ha proseguito Speranza -. Le misure drastiche adottate iniziano a dare risultati. Ma sarebbe un errore imperdonabile scambiare questo primo risultato per una sconfitta definitiva del covid, è una battaglia lunga, e non dobbiamo abbassare la guardia". Sul ritorno ala normalità, ha precisato ancora il ministro "sono al lavoro gli scienziati", ma "sarà prudente e graduale". Garantita "massima vigilanza per evitare speculazioni e cure fai-da-te".

Sulla questione si era già pronunciato martedì il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante la diretta Facebook di martedì pomeriggio insieme al commissario regionale all'emergenza coronavirus Sergio Venturi. "Ci sono segnali che la curva sta decelerando davvero e speriamo che cominci proprio a calare". Ma "se cominciamo ad avere questi timidi segnali - rivendica il governatore - è proprio grazie alle restrizioni, anche se abbiamo ricevuto critiche per aver anticipato queste misure". Quindi "dobbiamo proseguire, non e' ancora vinta - insiste - i comportamenti individuali sono decisivi e fanno la differenza. Quindi le restrizioni rimarranno ancora un po' in vigore". 

Sulla crisi economica, "non ci sara' alcuna ripresa se non ci sara' la sconfitta dell'emergenza sanitaria". Bonaccini annuncia tra le prime mosse per la ripartenza la formazione di un comitato di saggi che individui le misure necessarie. "Ho parlato nei giorni scorsi con Romano Prodi e martedì con Enrico Giovannini - spiega -. Metteremo insieme qualche economista, qualche umanista ed esperti dei big data. Costituiremo un gruppo di lavoro, come si dice di teste d'uovo, per definire la traioi'ettoria per lo sviluppo di domani".

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