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Cronaca

Il Foro Annonario cambia faccia ed è quasi pronto: "Riprendiamo un filo interrotto"

L'architetto Sanzio Castagnoli ha cercato di riproporre un contenitore e un layout, a partire dalle grandi colonne che ricordano quelle dell'autentico foro annonario

Ricordate l'ultimo Foro Annonario? Ecco cancellatelo dalla mente. Il nuovo "Mercato coperto" - perché così si chiamerà, strizzando l'occhio un po' al "Mercato di Mezzo" di Bologna - è tutta un'altra cosa. L'architetto Sanzio Castagnoli ha cercato di riproporre un contenitore e un layout, a partire dalle grandi colonne che ricordano quelle dell'autentico foro annonario degli anni '50, che sarà in grado di ospitare un'agorà calda e avvolgente. Più calda sicuramente di quella che era stata realizzata nel 2013 anche perché ora chi entrerà sarà ospitato in un locale chiuso e con il riscaldamento a pavimento. E non è poco... Avvolgente perché il gioco di chiaroscuri che parte dal pavimento in resina fino al soffitto in legno scuro, con toni caffè e tortora, sono quelli giusti per far chiacchierare tra di loro i veri protagonisti del mercato: i peperoni e le arance sui banchi alimentari o gli allegri corner che ospiteranno le proposte di streetfood, che vanno dagli hamburger al tailandese, dalla piadina alle tapas. 

"Stiamo lavorando a ritmo elevato - ha spiegato Andrea Rossi, rappresentante di Voluptas, la società del Teatro Verdi e Cantera che ha preso in gestione il Mercato Coperto - per aprire il 5 ottobre, in occasione del Festival del Cibo di Strada. Noi vogliamo che il 5 ottobre sia l'inizio perché abbiamo piacere di crescere con Cesena e i cesenati. Purtroppo in questi anni, nonostante la buona volontà di chi ha progettato ed eseguito i lavori per il nuovo Foro, i fili con la città si sono interrotti. Qualcosa non ha funzionato. Noi abbiamo accettato la scommessa di rimettere in moto uno spazio che, pur essendo nel cuore della nostra bella città, veniva snobbato dai cittadini. Ci abbiamo creduto, ci siamo impegnati e siamo convinti che possa funzionare perché forma e sostanza sono di ottima qualità. Ora tocca un po' anche ai cesenati ricostruire un dialogo con uno spazio storico così importante". 
All'interno del nuovo Mercato Coperto tutti i giorni troveranno spazio 15/16 tra esercenti e artigiani e altrettante banchette di prodotti alimentari, dalla frutta alla verdura, dal miele alle spezie, dal formaggio alla porchetta. Sarà presente anche un'isola di FreedHome, prodotti realizzati nelle carceri di tutta Italia che, oltre a essere "buoni, belli e ben fatti", diventano un momento di riabilitazione. 

Il Mercato Coperto si divide essenzialmente in due parti, la prima, quella dove si entra dalla scalinata, sarà riservata ai banchi di alimentari (tutti uguali e tutti progettati dall'architetto Sanzio Castagnoli), l'altra parte, invece, sarà coordinata dalla dolceria Le Peschine a gestione diretta del teatro Verdi, aperta dalle 7.30 fino alla chiusura dei cancelli che servirà colazioni e paste artigianali (è stato realizzato un laboratorio di pasticceria), toast gourmet, caffè, cocktail e aperitivi. In questa zona troveranno posto Criminal Burger, Beestrò, Manao Thai, Enoteca Barrel e la Pida e Companatico.  

Restano fissi Burro e Salvia, gastronomia che da sempre ha funzionato molto bene, Bio è Bello, La bottega dei mestieri e dei sapori (con il suo artigianato artistico), l'Accademia delle Idee, Sapori & Dintorni (Conad), Agrintesa, l'Informagiovani e il Credito Cooperativo Romagnolo. Si aggiungono a questi punti fissi, uno spazio gestito da Artexplora (per laboratori creativi e stimolanti rivolti ai bambini), La Bottega Cose Diverse Cisa (cooperativa sociale di artigianato), Cooking Passion, scuola di cucina di Monia Amadori, la Fattoria Zanetti che venderà formaggi e altri prodotti dell'azienda tutto rigorosamente biologico e la Bottega dello Struzzo, azienda agricola di Marzio Antolini che vanta una storia trentennale di allevamento degli struzzi e di mora romagnola. 

Dietro al nuovo corso di quello che si spera possa diventare un riferimento enogastronomico importante per il centro storico e un polo di attrazione per chi ama fare la spesa a chilometro zero, come detto c'è un lavoro di équipe e uno studio realizzato insieme anche ai cesenati, oggetto di un audit a cui hanno partecipato oltre 300 persone. Nel team di lavoro ci sono il Teatro Verdi capitanato da Andrea Rossi, dall'architetto Sanzio Castagnoli e dallo Studio Pleiadi per l'affiancamento strategico sul marketing e la comunicazione.

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