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Cronaca

Il drone che racconta le città deserte: "Testimonianza storica di ciò che sta accadendo"

Ad avere l'originale e azzeccata idea di raccontare una situazione che, speriamo, non si ripeterà mai più è stato il consulente marketing Valerio Marano

Basta un minuto per apprezzare la grande bellezza dei nostri comuni romagnoli e sentirci tutti, orgogliosamente, parte di una comunità. Un montaggio di un minuto di riprese dall'alto con un drone capace di raccontare le piazze, zoomare sui monumenti più belli, ricercare gli angoli più significativi, penetrare nelle stradine più nascoste, frugare tra le prospettive più suggestive. Se poi questo minuto di riprese viene fatto nelle città incredibilmente deserte, come sono deserte in queste settimane di emergenza da coronavirus, il video diventa una rara testimonianza storica, che difficilmente scorderemo. 

Ad avere l'originale e azzeccata idea di raccontare una situazione che, speriamo, non si ripeterà mai più è stato Valerio Marano, consulente marketing e co-fondatore di Italdron Air Service, del gruppo Italdron. Valerio Marano, 34 anni, ex allievo dell'Iti di Cesena, due anni fa ha fondato insieme ad altri tre soci Italdron Air Service (con sede Ravenna) che si occupa di servizi (artistici e industriali) per Italdron Group, che comprende Italdron azienda produttrice di droni professionali made in Italy e Italdron Academy, centro di addestramento ENAC con sedi in tutta Italia. Lui è il creativo, quello che si occupa dei servizi artistici e culturali, come quello pensato e realizzato lo scorso anno che ha ripreso dall'alto (con l'escamotage di un dirigibile) tutti i concerti di Jovanotti sulla spiaggia, i Jova Beach Party.

Com'è venuta l'idea dei video nelle città deserte?

"Beh, mi è venuta pensando alle regole che solitamente devono rispettare i droni per sorvolare i centri abitati. Non devono esserci persone e l'Enac, l'ente che si occupa dello spazio aereo, in alcuni casi deve dare l'ok. Una volta arrivata una nota in cui l'Enac diceva che, nonostante lo stato di emergenza,  lo spazio non era chiuso, ho pensato che ci fossero i presupposti giusti per girare delle immagini bellissime e che soprattutto fosse una testimonianza importante. Avevo anche pensato a coinvolgere compositori musicali locali per le colonne sonore (fra questi il cesenate Davide Caprelli), ma non c'era molto tempo. Abbiamo iniziato le riprese il 2 aprile con Ravenna, poi Cesenatico a Pasquetta. Poi la Val Conca (con Cattolica, San Clemente, San Giovanni in Marignano, Misano e Porto Verde), Santarcangelo e sabato 18 aprile abbiamo girato a Cesena. Domenica pomeriggio era già sui Social, e, cosa che mi ha fatto molto piacere, anche il Comune di Cesena l'ha condiviso e rilanciato. Abbiamo fatto moltissime condivisioni in poche ore".

Mancano Forlì, Rimini, Faenza...

Sì è vero. Ci piacerebbe molto fare riprese anche in questi Comuni per avere testimonianza di tutta la Romagna. Forlì e Rimini hanno l'aeroporto e quindi è più difficile, ma speriamo comunque di trovare il modo di realizzarli per dare un racconto omogeneo di tutta la nostra bella terra.

Domanda difficile: finora qual è stato quello più bello?  

Ma per me sono tutti belli. Cesenatico, che per adesso sembra il più apprezzato dai frequentatori dei Social, è stato girato a Pasquetta con le nuvole e per renderlo più suggestivo abbiamo pensato di farlo in bianco e in nero. Non eravamo sicuri che piacesse e invece ha avuto più di 600 condivisioni.

Sono prodotti artistici?

I video on hanno velleità artistiche, sono più che altro testimonianze storiche di ciò che sta accadendo. Noi, almeno, li abbiamo girati con questo fine, è anche per questo motivo che abbiamo piacere di condividerli con i romagnoli

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