Il decreto 'Salva Italia' mette a rischio gli acquisti di Natale

A venti giorni esatti dal Natale la manovra 'Salva Italia' del premier Mario Monti rischia di mandare all'aria i consumi nel periodo più importante per il commercio. E' quanto potrebbe accadere come riflesso del decreto governativo appena varato. Gli effetti della manovra si stanno ripercuotendo su tutti i settori della società italiana. Anche il commercio, che si prepara al grande sprint natalizio dopo un anno tutt'altro che buono, rischia la gelata.

Lo conferma Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio Cesena: “L'incertezza del momento è già di per sé un fattore di depressione dei consumi, non è solo la manovra, ma il momento generale che stiamo attraversando. La gente si chiede 'ce la faremo o non ce la faremo?'  e questo non aiuta affatto i consumi”. Come dire che prevalgono atteggiamenti di attesa, che posticipano gli acquisti, specialmente quelli più impegnativi.

Tuttavia non dispera Patrignani: “Bisogna attendere adesso l'iter parlamentare, non è ancora possibile definire con certezza l'impatto della manovra di Monti”. Il commercio tira tuttavia un sospiro di sollievo per il rinvio dell'aumento dell'Iva al secondo semestre 2012. Così Augusto Patrignani: “L'aumento dell'Iva avrebbe creato sicura recessione, colpendo i consumi. Ma non è che il rinvio di alcuni mesi risolve la situazione: si supera il Natale ma poi bisogna continuare a lavorare anche il prossimo anno. Noi continuiamo a considerare l'aumento dell'Iva un errore. Bisogna ridurre la spesa pubblica e andare ad una riduzione delle tasse, anche perché sono sempre i soliti noti a pagare. Per un evasore totale gli aumenti di tassazione non cambia niente, meglio fare più controlli, ma accompagnandoli con una riduzione delle tasse”.