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Cronaca

Il bioingegnere e le nuove tecnologie nella cardiologia. Al via al Campus un corso di alta formazione

“L’iniziativa – spiega Stefano Severi – punta la propria attenzione sul ruolo del bioingegnere, nell’ambito della cardiologia, con particolare riferimento alla sala di elettrofisiologia"

Prenderà il via a Cesena mercoledì 11 maggio al Campus Universitario il primo corso di alta formazione sul tema “Il Bioingegnere e le nuove tecnologie in sala di elettrofisiologia”, per iniziativa del DEI (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’informazione) dell’Università di Bologna, a cui fa riferimento il gruppo di docenti in Ingegneria Biomedica, attivi a Cesena. L’iter formativo, i cui coordinatori sono il proff. Stefano Severi e Cristiana Corsi (entrambi docenti di Ingegneria Biomedica a Cesena) e il dott. Corrado Tomasi (cardiologo presso l’Ospedale di Ravenna), si svolge in collaborazione con l’Ausl Romagna, Ser.In.Ar. (che ne cura la gestione amministrativa) e diverse imprese produttrici di tecnologie del settore (Abbott, Biotronik, Boston Scientific e Biosense Webster).

“L’iniziativa – spiega Stefano Severi – punta la propria attenzione sul ruolo del bioingegnere, nell’ambito della cardiologia, con particolare riferimento alla sala di elettrofisiologia, per diversi trattamenti fra cui le aritmie e i trattamenti di pazienti con disturbi della genesi e conduzione dell’attività elettrica cardiaca: si tratta di un ambito in cui la tecnologia riveste una funzione rilevante e vede fianco a fianco il lavoro del medico e quello del bioingegnere. Su questi aspetti il corso di laurea attivo a Cesena offre informazioni di base, che devono essere ampliate per una completezza formativa, al fine di uno sbocco professionale. Già di diversi anni abbiamo proposto ai nostri studenti vari approfondimenti tramite lezioni specifiche o seminari. Il corso di alta formazione rappresenta, quindi, un’evoluzione più strutturata di quanto già realizzato, per rispondere a questo bisogno di ulteriore qualificazione dei futuri bioingegneri. Ogni lezione del corso verrà tenuta da due figure professionali, ossia un medico e un ingegnere, al fine di consolidare la sinergia necessaria fra questi due profili, al fine di operare nell’ambito dell’elettrofisiologia”.

Il corso, che si compone di 20 lezioni, per una durata complessiva di circa 40 ore e terminerà il 15 luglio, è rivolto principalmente a studenti e laureati in bioingegneria, ma anche a tecnici che operano nel comparto sanitario. Di rilievo il supporto delle principali aziende produttrici di supporti tecnologici di questo ambito, al fine di conoscere, per i partecipanti, le innovazioni che il settore propone.

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