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Cronaca

Il bilancio di "Borgo Sonoro": 1500 persone per i nove appuntamenti del festival

Sette i comuni coinvolti Roncofreddo (comune capofila) Borghi, Longiano, Mercato Saraceno, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone e Cesena e nove i concerti proposti

 “Todo cambia” è finita così l’edizione 2020 di Borgo Sonoro, con la voce cristallina di Elisa Ridolfi a San Giovanni in Galilea che ha  intonato insieme al pubblico la famosa canzone di Mercedes Sosa.

Il Festival quest’anno per forze di causa maggiore ha dovuto rimodulare la sua formula togliendo una parte fondamentale, quella della convivialità e dare spazio all'essenza: la musica. Ma il caloroso pubblico non ha fatto mancare il proprio affetto e la propria stima e  dall’8 al 23 agosto i nove appuntamenti proposti hanno registrato nove sold out.

Sette i comuni coinvolti Roncofreddo (comune capofila) Borghi, Longiano, Mercato Saraceno, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone e Cesena e nove i concerti proposti.

Dall’omaggio a Fellini con la Banda Storta a San Romano di Mercato Saraceno,  al coinvolgente concerto Klezmer degli Ziganoff a Borghi, al fresco e canticchiante concerto degli Amarcorda nel suggestivo prato a Santa Paola di Roncofreddo, alle raffinate sonorità jazz brasiliane a Longiano con Gabriele Mirabassi, alla classica e imperdibile serata di ferragosto a Monteleone con Sebastiano Severi,  allo strepitoso concerto in Piazza Borghesi a Savignano sul Rubicone  con l’Ensamble Mariani e l’omaggio a Rota e Morricone, al raffinatissimo concerto degli Archimia string quartet all'Arena di Sogliano al Rubicone alla straordinaria “serata all’opera” a Villa Silvia di cesena con  Davide Burani per finire in bellezza con il magnetismo di Elisa Ridolfi a San Giovanni in Galilea dieci minuti prima del diluvio.

Insomma Borgo Sonoro si conferma un festival protagonista dell'estate romagnola. “Un successo non affatto scontato - dichiara il direttore artistico Valeria Mordenti - in questi vent'anni abbiamo abituato il nostro pubblico alla convivialità  alla socialità e alla scoperta del nostro meraviglioso territorio e la musica faceva parte di un “pacchetto” di bellezza  che ha fatto si che il nostro festival diventasse un movimento fatto di cuore, curiosità e passione. Ma proprio lo stesso pubblico ha capito e si messo in gioco con noi apprezzando le nostre scelte musicali e soprattutto adeguandosi ai rigidi protocolli imposti dall’ emergenza covid ”.


 

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